Merate: consiglieri tra la gente non a palazzo

Il decreto 58 del 29 giugno 2022 attribuisce a cinque consiglieri comunali di maggioranza alcune "deleghe" finalizzate all'approfondimento di temi di rilevanza strategica per qualsiasi amministrazione comunale. A tre anni dall'insediamento dell'amministrazione ed a due dalla scadenza del mandato. Verrebbe da dire meglio tardi che mai. Invero la considerazione più pertinente, chiamatela se volete curiosità è: ma in questi tre anni oltre a scaldare la sedia i consiglieri ora incaricati di cosa si sono occupati? Qualcuno ce lo dovrebbe spiegare. Eh si, perché a parte la materia tecnica inerente i regolamenti comunali per la quale è insediata sin dal primo consiglio un'apposita commissione (per questo non si capisce a cosa serve delegare un consigliere ) sugli altri temi, strettamente legati alle risorse disponibili in bilancio ed al programma triennale delle opere pubbliche, non c'è molto da inventare.
Nemmeno nel settore trasporti, dopo il due di picche recentemente collezionato in sede regionale.
I consiglieri devono stare tra la gente, farsi vedere, vivere le realtà associative e farsi interpreti dei bisogni e delle istanze della cittadinanza. Merate non ha bisogno di cinque studiosi, ha bisogno di cinque "manovali" che possano far sentire il palazzo più vicino a tutti i cittadini.
Paolo
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