Ucraina, fermate l'inutile strage

Fu il Papa Benedetto XV che durante il primo conflitto mondiale sollecitò le allora parti in campo a fermare quell’inutile guerra, come lo furono anche le successive ed oggi quella promossa in Ucraina dall’Occidente e dalla Russia, vedono, cadere nel vuoto i continui appelli di Papa Francesco. Viene da chiederci dove siano tutti i cattolici credenti, che da Capi di Governo e di Stato si cullano nei loro convegni e simposi internazionali, G7, NATO, inneggiando dopo ben oltre 4 mesi di guerra fratricida con tutti gli orrori ed i massacri, alla vittoria del Governo Ucraino contro il dittatore Putin. Una guerra che doveva essere evitata, se fossero stati rispettati trattati ed accordi internazionali sottoscritti da tutti gli attori che ancora oggi si confrontano sulla pelle del popolo ucraino ed europeo, manifestando la loro vocazione guerrafondaia e dominatrice, incuranti delle opinioni maggioritarie degli stessi popoli da loro mal rappresentati, che auspicano la fine della guerra e la Pace. Una guerra fratricida multidimensionale che l’Occidente democratico sta conducendo per procura, con esplicite finalità di espansionismo in aree geografiche improprie, realtà politiche, sociali, culturali, religiose con radici omogenee differenti dalle nostre. “Crepi Sansone e tutti i filistei” è questo il motto adottato dagli attori in campo contro Putin. In particolare gli ispiratori dell’azione destabilizzante dell’intera Europa parte da oltreoceano, la NATO ulteriormente allargata (Finlandia e Svezia) in funzione antirussa, prefigura nell’enclave strategica di Kaliningrad nel Mar Baltico, la possibile scintilla per uno scontro diretto con il “nemico russo”. Altro che alleanza difensiva, la NATO sorta in funzione anticomunista durante la “guerra fredda” con la caduta del muro di Berlino ed il dissolvimento dell’Unione Sovietica, si è trasformata quale rifugio dei popoli sino ad allora oppressi dal “tallone sovietico”, oggi, l’azione incessante degli USA si trasforma, non solo agli occhi del popolo russo, come un’alleanza destabilizzante nei loro confronti. Chi non fece nulla per evitare lo scontro armato ed oggi plaude alla guerra, chi sostiene di invadere l’Ucraina di armi, alla loro vittoria sulla Russia, invece che la solidarietà e la vicinanza contro le brutalità delle stragi, non ha speso un minuto, un’idea di pace e di accordo tra le parti, è complice di una escalation militare che risulta sempre più evidente. I centri occulti occidentali, della grande finanza e dell’industria, che hanno pianificano la loro strategia e successivamente nei Palazzi di Governo e simposi internazionali, la stanno attuando senza ampie discussioni, dovranno assumersi la responsabilità delle gravi conseguenze che i nostri avversari dovranno assumere quali contromisure a loro tutela.
Sergio Fenaroliv
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