Due parole che potrebbero aiutarci nel mondo politico: distribuire e concentrare

Vorrei parlare di due parole che potrebbero aiutarci nel mondo politico: DISTRIBUIRE e CONCENTRARE.
Esempi:

AMBIENTE: Ci si sofferma su un solo sito, massimo due (Lago Sartirana, San Rocco) e non si ragiona sul trovare nuovi spazi recuperando ciò che era stato occupato dall'edificato per ridare aria e vita alla natura. Secondo me bisogna DISTRIBUIRE gli spazi naturali lì dove sono stati eliminati cercando di CONCENTRARE il cemento entro un perimetro vero. A me il "tecnicismo" delle parole "completamento dell'edificato", nel PGT non convince.

SERVIZI COMUNALI: Ogni comune fa per sé. Ma gli uffici comunali non ci stanno dentro a risolvere tutte le pratiche in tempo. Fanno anche fatica a rispondere al cittadino. A questo punto conviene DISTRIBUIRE il carico di lavoro ad un maggior numero di dipendenti. Ma come? Beh... la prima idea la tralascio perché troppo complicata per la società attuale; vado alla seconda: conviene CONCENTRARE gli uffici in un sito ben preciso e poi promuovere l'identità digitale per le pratiche. In parole povere fare una specie di "unione fa la forza" ma intelligente e funzionale. Ogni municipalità si specializza su un argomento promuovendo certe azioni delegando ad altri uffici alcuni compiti. Tanto alcune pratiche sono sempre le stesse. Se la fai 10 volte al posto di 1 sola all'anno, magari ti specializzi e la fai più velocemente. E i politici?

AMMINISTRATORI: Il concetto di fusione teoricamente interessante, praticamente è un fallimento. Alla fine abbiamo avuto un accentramento dei poteri che è comodo per chi non vuole confrontarsi ma crea un gran casino in quanto dopo la prima sbornia "di funzionamento" il cittadino capisce il meccanismo e si "scazza", finendo per non aiutare il paese e non andare manco a votare. A questo punto bisognerebbe fare quanto sopra, cioè CONCENTRARE i servizi in uffici specializzati, dislocati nei vari paesi per poi tenere le municipalità come presidio territoriale (è un riferimento per il cittadino). Anzi, bisognerebbe dire allo Stato che per governare una municipalità non bastano 10 o 20 consiglieri comunali che regalano (gettone di presenza) il loro tempo. Bisognerebbe DISTRIBUIRE il potere di alzare la mano a più gente. Più entri in un sistema, più lo capisci. La "delega in bianco" a pochi politici non ha funzionato.

ISTRUZIONE: Ci sono tante scuole e su questo non ho molto da dire. Mi fa pensare la seguente situazione. Classe prima elementare con 15 bambini. Stessa classe (nello stesso paese o in un altro paese confinante) 26 bambini. Ma come è possibile? La risposta la sappiamo tutti quindi tralascio. Però vado oltre! Qua ci vuole un ragionamento serio senza urtare le sensibilità del cittadino. Bisogna ragionare sulla qualità. Secondo me ha senso DISTRIBUIRE la comunità scolastica in modo equilibrato (sulle forme ne possiamo parlare) per CONCENTRARE l'azione educativa a un numero adeguato di bambini.

SANITA': Qui faccio UN SOLO ESEMPIO CHE RAPPRESENTA L'ESATTO OPPOSTO del concetto di DISTRIBUIRE E CONCENTRARE. Qualcuno sta provando a DISTRIBUIRE gli spazi fisici per "curare" il cittadino. Ad esempio è "nato" il presidio di Olgiate Molgora. Ma... ha CONCENTRATO in un solo psicologo la mole di lavoro di più comuni... Povero psicologo!!!

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