Comodamente sedute/51: notte prima degli esami. Ma la vera sfida è lungo il percorso
Giovanna Biollo
Dico la verità mi riempiono il cuore di tenerezza.
Questa è una di quelle situazioni in cui i genitori vorrebbero farsi carico delle ansie e della preoccupazioni dei loro figli senza tuttavia privarli di un’esperienza che comunque vada, rimarrà uno dei ricordi più indimenticabili della loro vita.
Quel giorno non ci saranno sconti, né scorciatoie, verranno giudicati con un voto finale che pretende di misurare il loro sapere, la loro preparazione, le competenze maturate in questi lunghi cinque anni, senza tenere conto della loro paura e della loro fragilità.
Ma anche se farà male, non sarà per sempre, perché alla fine la vita non si ferma e ha sempre in serbo nuove storie da raccontare.
Dopo la maturità arriveranno le vacanze e con loro a seguire un milione di progetti per il futuro.Io le guardo di nascosto queste splendide creature, pallide, stanche, accaldate, preoccupate, ma anche consapevoli di stare vivendo un momento cruciale della loro vita, al quale comunque sono riuscite ad arrivare e non è cosa da poco, vista la pandemia che si è presa un pezzetto non indifferente della loro adolescenza, visto il tasso di dispersione scolastica che in Italia non è proprio tra i migliori, viste le aspettative di cui devono farsi inevitabilmente carico ogni volta che si trovano davanti a un esame da superare.
Le guardo e penso che mentre sono impegnate a ripassare vecchi concetti, ne imparano anche di nuovi.
Imparano che condividere la preoccupazione alla fine, la rende più leggera, perché ciascuno se ne carica un po’ sulle spalle.
Imparano che quando la tensione si tocca con mano talmente è tangibile, basta una risata a scioglierla.
Imparano che studiare insieme è come stare dentro una barca che in qualche modo va portata a riva e ciascuno da il suo contributo, come può, senza pensare nemmeno per un momento di abbandonare il gruppo.
E imparano che ci sarà sempre un esame da superare, ma la saggezza accumulata ogni volta, insegnerà loro a starci dentro senza farsi troppo del male.
L’IMPORTANTE NON È QUELLO CHE TROVI ALLA FINE DI UNA CORSA…
L’IMPORTANTE È QUELLO CHE PROVI MENTRE CORRI.
E siccome proprio Susanna, la maturanda del mio cuore la scorsa settimana si è cimentata nella preparazione di un dolce antico, ma sempre squisito, vorrei proporvi la ricetta da preparare ai vostri ragazzi, per infondere un po’ di dolcezza ma anche energia.
Sto parlando del salame di cioccolato e vi garantisco che la mia ricetta è davvero super, perciò al lavoro
SALAME DI CIOCCOLATO PER I MATURANDI
INGREDIENTI200 grammi di burro
200 grammi di zucchero
250 gr di biscotti secchi200 gr di zucchero
100 gr di cacao amaro
2 uova
Liquore (a piacere, io non lo metto)
Procedimento
Tirate fuori il burro dal frigo e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente. Nel frattempo sbriciolate grossolanamente i biscotti (non dovete ridurli in polvere mi raccomando).
Lavorate lo zucchero con le uova fino ad ottenere un composto spumoso, unite il cacao e il burro.
A questo punto amalgamate al composto i biscotti (aggiungete il liquore se volete) e con le mani inumidite lavorate l’impasto fino a dargli la forma di un salame (potete realizzarne anche due piccoli anziché uno grande).
Avvolgetelo due volte nella carta alluminio e ponetelo in frigo.
Con questo caldo vi consiglio di lasciarlo almeno 5 o 6 ore.
Toglietelo dal frigo e tagliatelo a fette.
Date una leggera spolverata di zucchero a velo e servite.
E prima di salutarvi non posso fare a meno di lasciarvi in compagnia della mitica canzone di Antonello Venditti che ha fatto da colonna sonora a tante maturità, tra le quali anche la mia.
Questo brano è stato scritto nel 1984 e attraverso tante generazioni, è diventato l’inno della Maturità.
E’ il mio augurio per tutti i maturandi di quest’anno, ma vuole essere anche l’occasione per ripensare alla nostra di Maturità, che ci portiamo nel cuore e guai a chi ce la tocca.
Un tuffo nel passato che ci costringe a domandarci dove sono finiti tutti gli anni di mezzo e inevitabilmente a fare anche qualche saggia considerazione su ciò che è stato e ciò che ancora deve avvenire.
Amiche care vi auguro una buona domenica e se ne avete voglia, vi invito a raccontarmi il ricordo della vostra maturità, a me farebbe molto piacere.
E naturalmente vi aspetto sempre per una visita nel mio blog www.comodamentesedute.com
Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo