Lomagna, l'ultimo messaggio di suor Luisa Dell'Orto alla sua famiglia prima di essere uccisa a Port au Prince: 'Era serena'

Un ultimo messaggio, una riflessione sul fatto che il sole torna a splendere anche dopo la bufera più brutta. Risale a sabato mattina, poche ore prima della tragedia, l'ultimo contatto che Maria Adele Dell'Orto ha avuto con la sorella Luisa, uccisa da tre colpi di pistola nella giornata di sabato 25 giugno a Port au Prince. Nonostante i settemila e più chilometri che separano Lomagna da Haiti, le due erano solite condividere anche le cose più piccole e, all'apparenza, insignificanti.

È stato così anche sabato, quando Maria Adele ha raccontato alla sorella del forte temporale che ha colpito il nostro territorio venerdì, per lasciare poi spazio ad un cielo azzurro e terso. "Partecipavamo anche di queste piccolezze" ha raccontato con la voce rotta dall'emozione, ricordando le ultime conversazioni avute con suor Luisa. Solo qualche giorno prima, lunedì 21, l'intera famiglia si era riunita per cena per celebrare san Luigi e il compleanno di una nipotina, e per l'occasione avevano telefonato alla religiosa, appartenente all'ordine delle Piccole Sorelle del Vangelo. "L'abbiamo trovata molto bene, era serena" ha ricordato Maria Adele.
La notizia della morte di suor Luisa ha lasciato attonito tutto il territorio meratese. Secondo una prima ricostruzione, ancora sommaria, la religiosa si trovava a Delmas, il quartiere dove sorge il centro "Kay Chal", quando è stata raggiunta da alcuni colpi di pistola, sparati probabilmente in un tentativo di rapina.  Conosciutissima in zona, suor Luisa era solita tenere vivi i rapporti con la comunità tramite lunghe lettere che condivideva anche con la nostra redazione.

 

Nata a Lomagna nel 1957, aveva frequentato il liceo scientifico a Lecco, per poi laurearsi in Storia e Filosofia nel 1984. Nello stesso anno si era unita alla congregazione delle Piccole Sorelle del Vangelo di Charles De Foucauld, comunità fondata nel 1963 da René Voillaume. Tre anni dopo aveva intrapreso il suo primo viaggio, partendo per il Cameroun e vivendo insieme ai Pigmei Baka fino al 1990. Laureatasi in Teologia nel '94, suor Luisa era stata poi missionaria in Madagascar, per poi spostarsi, nel 2002, ad Haiti. Lì si era dedicata agli ultimi, ai poveri, impegnando anima e corpo per proteggere i tanti bambini di strada che abitano Port au Prince.  Suor Luisa era sempre stata considerata il pilastro, la colonna portante di Kay Chal, il centro giovanile nato dalla collaborazione con la Caritas Ambrosiana, che accoglie quotidianamente ragazzi e bambini delle Cité popolari. La congregazione delle Piccole Sorelle ad Haiti ha dato vita ad una scuola primaria, frequentata da 300 giovani, ed una cooperativa di ricamo formata da donne. Nel 2011, suor Luisa aveva ottenuto il premio alla memoria di Graziella Fumagalli e Madre Erminia Cazzaniga indetto dal comune di Casatenovo, con questa motivazione: "Con il suo impegno continuo ha promosso la cultura e il progresso sociale in particolare tra i giovani e le donne ancor di più nell'emergenza seguita al terremoto di Haiti". Al momento, la famiglia di suor Luisa Dell'Orto è ancora in attesa di informazioni ufficiali sulla vicenda che ha visto la religiosa uccisa.


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G.Co.
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