Verderio: facciamo chiarezza sulla questione delle scuole dell'infanzia

Buongiorno,
leggo le recenti lettere in merito alle scuole dell'infanzia di Verderio e noto con quanta superficialità e disinformazione si approcci al discorso; mi sento in dovere quindi di fare chiarezza.

Il Comune di Verderio non disperde fondi, come qualcuno sconsideratamente scrive; questa amministrazione, per la scuola Aquilone ha investito oltre 150.000 euro: nell'abbattimento delle barriere architettoniche, nella messa a norma e nella trasformazione child-friendly nel 2019-2020, nell'adeguamento sismico e nel rinnovo dell'area giochi esterna nel 2021-2022.

Le scuole paritarie, gestite dalle suore (la scuola Gnecchi) e da una cooperativa di genitori (la scuola S. Giovanni), sono due piccole realtà che esistono da tempo a Verderio. Sono, al pari della scuola Aquilone, patrimonio del nostro paese, ogni scuola è scelta dalle famiglie in base alle differenti esigenze. E' vero, le scuole paritarie offrono dei servizi diversi, in particolare i pre e post scuola, che invece la scuola Aquilone non può offrire; lo fa il Comune, ma essendo un servizio a domanda individuale deve essere a carico delle famiglie (Art. 117 del d. lgs 18 agosto 2000, n° 267), anche quando in via eccezionale - durante la pandemia - abbiamo messo un contributo straordinario, il servizio non è partito per mancanza di adesioni. Un servizio simile invece è attivo presso la scuola primaria comunale (sempre a carico delle famiglie, con educatori procurati dal Comune).

La ragione della probabile chiusura della terza sezione della scuola dell'infanzia Aquilone è da ascrivere al calo demografico; già lo scorso anno si era a rischio, ma siamo riusciti a mantenere 3 sezioni in ragione del distanziamento e della riduzione del numero di alunni per classe (ne feci richiesta al provveditorato, tramite il DS). Chiudere le scuole paritarie significa, troncare un esperienza pluriennale, lasciare orfane le famiglie che hanno optato per esse, oltre a non avere sufficiente spazio nella sola scuola Aquilone per accogliere tutti gli alunni verderesi, costringendo le famiglie a rivolgersi fuori dal Comune. Presso le scuole paritarie lavorano persone (principalmente) di Verderio, che da dipendenti di strutture non pubbliche non sarebbero ricollocati, ma resterebbero a casa. Togliere un contributo a tali realtà equivalrebbe a chiuderle. Questa amministrazione continua a produrre il massimo sforzo per migliorare il funzionamento della scuola pubblica, ricordo però che il Comune può concorrere con contributi a progetti e servizi extra (nell'ambito di quanto previsto dal citato d.lgs 267), ma la gestione, fatta salva la struttura fisica, resta in capo al MIUR. Ogni anno, insieme ai Comuni afferenti l'istituto comprensivo di Robbiate, viene fatta una attenta analisi dei flussi di alunni per tutti i gradi scolastici, comprendendo anche le iscrizioni agli istituti paritari. Questi ultimi vivono la medesima crisi della scuola pubblica (il calo demografico è oggettivo), si salvano con iscrizioni extra paese (che però pagano una retta più alta, i contributi comunali sono stabiliti solo per i bambini residenti) e fornendo sempre nuovi servizi aggiuntivi compresi nella tariffa di iscrizione.

Questa amministrazione lavora di concerto con l'istituto di Robbiate, per migliorare costantemente il funzionamento della scuola pubblica, stanziando fondi, ove consentito, e cercando una progettazione integrata tra i vari gradi di scuola per offrire un percorso educativo di qualità a chi frequenti la scuola pubblica.

Faccio presente che tra il coro dei contestatori del contributo alle paritarie vi è anche chi nel 2019, a fronte della mia proposta di trasformare la scuola S. Giovanni in un Nido/Sezione Primavera (a causa della momentanea crisi che l'istituto passava in quel periodo, che sembrava a rischio chiusura) si indignò e mi accusò di voler chiudere "...l'ultimo spazio di socialità, in quella landa desolata che è Verderio Inferiore...". Non chiudiamo scuole, abbiamo la ricchezza di un'offerta ampia: una scuola pubblica, una paritaria religiosa ed una paritaria laica. Insieme rispondono alla domanda del paese, è chiaro che tuteleremo la scuola pubblica e non la faremo sparire, è per questo che continuiamo a destinarvi importanti investimenti.

Infine sottolineo che, pur cessando i contributi alle due scuole paritarie, nulla potrei aggiungere a quella pubblica, essendo la gestione delegata al ministero. Non è vero che sacrifichiamo la scuola pubblica pur di dare contributi alla scuola paritaria, questo è un insulto e una menzogna; cerchiamo di agire nel massimo interesse dei cittadini, analizzandone le necessità e operando al massimo per salvaguardare i servizi, così come questi li richiedono; il tutto adoperando una visione d'insieme.

Resto disponibile a dare chiarimenti a chiunque abbia ancora perplessità o dubbi sulla vicenda: questa è la mia mail: assessore.istruzionesport@comune.verderio.lc.it
Francesco Falsetto, assessore all'istruzione del comune di Verderio
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