La nostra voce sul laghetto di San Rocco

Ci è bastato leggere le intenzioni di alterazione dell'area naturale del laghetto di San Rocco del vice Sindaco e del neo Assessore all'Ambiente per comprendere che non corrispondevano alle disposizioni della Legge Regionale 31 marzo 2008 n.10 "Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea" e con le indicazioni chiarissime del nuovo piano di gestione.
A questo punto la domanda sorge spontanea: ma lo avranno mai letto come ci si aspetta da chi lo ha votato? Assolutamente no.
In questi giorni si è parlato di un urgente operazione di bonifica e di pulizia dello specchio lacustre di San Rocco. Abbiamo già scritto a Regione Lombardia e all'Assessorato all'Ambiente del nostro Comune per chiedere garanzie in nome delle tutele citate dalla legge sopra riportata e dal nuovo piano di gestione. Indicazioni chiare che parlano di protezione per anfibi, rettili, invertebrati estesa anche agli habitat caratteristici dei gruppi più minacciati, così da rendere effettivamente possibile la sussistenza degli animali (ben 460 specie di piante e 76 di animali), del mantenimento delle connessioni ecologiche locali esistenti. Sforzi richiesti per la riduzione dell'isolamento ecosistemico della Riserva ad esso collegato anche nel nuovo piano integrato.
Questi i quesiti già posti.
- è stata fatta una verifica di che tipologia di vegetazione spontanea sia presente nel sito e che non appartenga a quelle elencate nella legge n.10 sopra citata con censimento della stessa?
- è stata fatta una verifica di che tipologia di piccola fauna sia presente nel sito e se appartenga a quelle elencate nella legge 10 sopra citata e un censimento della stessa?
- sono state applicate le azioni che il piano di gestione in vigore prevede per le aree che appartengono alla rete ecologica?
- si è verificato se esiste l'obbligo di valutazione di incidenza per qualsiasi azione venga progettata nel sito dato che trattasi
di corridoio ecologico (rete di collegamento ecologica regionale Natura 2000)?

Siccome l'ambito territoriale è di valenza paesistica stiamo scrivendo anche alla Sovrintendenza.

Ancora una volta, come per la Riserva naturale Lago di Sartirana, la sensibilità verso l'ambiente del nostro ricco territorio di bellezze naturali, viene messa in secondo piano rispetto ai desideri che sanno di personale, di consenso politico, ma soprattutto di ignoranza che non è più concessa a chi ci governa.

Elena Calogero, Comitato Civico Ambiente
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