Sartirana: il Comitato civico contro i fuochi d’artificio
Non c’è nessun motivo per cui fuochi di artificio possano essere sparati ai confini di una Riserva Naturale; ci sono tanti ottimi motivi, invece, per i quali si possa decidere di non concedere il loro uso ai confini della Riserva Naturale lago di Sartirana.
La Riserva è un luogo naturale che non appartiene ad una sola comunità, quella di Sartirana. Sarebbe ora di smettere di pensare che quel luogo sia solamente un lago e soprattutto che appartenga alla sola frazione dove si trova. Al contrario, da anni, è tutta la Comunità Meratese chiamata a tutelare e proteggere la sua fragilità. Per questo motivo non è corretto che poche persone decidano al posto della Comunità intera, che si possa soltanto rischiare di commettere un danno ambientale che tale attività di soli venti minuti arrecherà. Si, perché i fuochi di artificio procureranno un danno, magari non visibile subito, ma molto importante e preoccupante per la sopravvivenza stessa del luogo. Ci viene in mente una fotografia di un capodanno di qualche anno fa; ritraeva una strage di uccelli che, per lo spavento dei botti, erano morti e i loro corpi, privi di vita, ricoprivano le strade di Roma. Una strage tristissima e inutile.
Sappiamo bene che i politici che ci rappresentano non conoscono neppure il numero degli animali che nidificano nel Sito per ignoranza volontaria da loro stessi dichiarata durante un consiglio comunale. E’ di questi giorni la bella notizia dell’avvistamento di un paio di coppie di Tarabusini con i piccoli e, per il secondo anno, la presenza del falco della palude. Lo hanno confermato i fotografi che frequentano la Riserva. Questi dati verranno consegnati sia a Regione Lombardia che al Ministero dell’Ambiente. Il monitoraggio delle presenze dovrebbe essere una delle attività dell’Ente Gestore, attività non pervenuta della quale ci siamo fatti carico noi.
Abbiamo la netta impressione che la Riserva sia usata come scambio di consensi politici. Ma un consenso politico che calpesta il Bene Comune di tutta la comunità meratese. La Riserva, infatti, non è di nessuno ma è di tutti. Per questo importante motivo il Sindaco di Merate dovrebbe pensare al bene di uno dei luoghi più amati del nostro territorio escludendo i fuochi di artificio da tutti i festeggiamenti proprio in nome di quelle tutele ambientali dettate dalle norme alle quali deve rispondere a nome di tutti i meratesi.
La Riserva è un luogo naturale che non appartiene ad una sola comunità, quella di Sartirana. Sarebbe ora di smettere di pensare che quel luogo sia solamente un lago e soprattutto che appartenga alla sola frazione dove si trova. Al contrario, da anni, è tutta la Comunità Meratese chiamata a tutelare e proteggere la sua fragilità. Per questo motivo non è corretto che poche persone decidano al posto della Comunità intera, che si possa soltanto rischiare di commettere un danno ambientale che tale attività di soli venti minuti arrecherà. Si, perché i fuochi di artificio procureranno un danno, magari non visibile subito, ma molto importante e preoccupante per la sopravvivenza stessa del luogo. Ci viene in mente una fotografia di un capodanno di qualche anno fa; ritraeva una strage di uccelli che, per lo spavento dei botti, erano morti e i loro corpi, privi di vita, ricoprivano le strade di Roma. Una strage tristissima e inutile.
Sappiamo bene che i politici che ci rappresentano non conoscono neppure il numero degli animali che nidificano nel Sito per ignoranza volontaria da loro stessi dichiarata durante un consiglio comunale. E’ di questi giorni la bella notizia dell’avvistamento di un paio di coppie di Tarabusini con i piccoli e, per il secondo anno, la presenza del falco della palude. Lo hanno confermato i fotografi che frequentano la Riserva. Questi dati verranno consegnati sia a Regione Lombardia che al Ministero dell’Ambiente. Il monitoraggio delle presenze dovrebbe essere una delle attività dell’Ente Gestore, attività non pervenuta della quale ci siamo fatti carico noi.
Abbiamo la netta impressione che la Riserva sia usata come scambio di consensi politici. Ma un consenso politico che calpesta il Bene Comune di tutta la comunità meratese. La Riserva, infatti, non è di nessuno ma è di tutti. Per questo importante motivo il Sindaco di Merate dovrebbe pensare al bene di uno dei luoghi più amati del nostro territorio escludendo i fuochi di artificio da tutti i festeggiamenti proprio in nome di quelle tutele ambientali dettate dalle norme alle quali deve rispondere a nome di tutti i meratesi.
Elena Calogero - Comitato Civico Ambiente