Il mastrogiardiniere/17: tronchetto della felicità, camelia, calle. Ecco i consigli

Antonio Roda - Il mastrogiardiniere
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.


Buongiorno, oggi dedico un po' di tempo a rispondere con piacere a chi vuole risolvere i problemi delle sue piante.


1) Spett.le Redazione di merateonline,
vorrei cortesemente ricevere un consiglio da parte del signor Antonio, il mastrogiardiniere. Ai primi di marzo ho interrato 5 bulbi di calla rispettivamente di Calla Orange, Red, Pink, Picasso e Purple.
Tre di queste calle sono fiorite (anche se sono rimaste piccole e basse), ma le altre 2 non hanno nemmeno germogliato.
Nel mio giardino trovano posto anche delle bellissime calle gialle che ogni anno fiorivano in modo spettacolare ed invece quest'anno nemmeno loro sono spuntate.
Ritiene che ci sia ancora speranza di vedere sbucare qualcosa dal terreno sia per le calle gialle che per le altre 2 calle colorate oppure devo proprio rassegnarmi al fatto di averle definitivamente perdute?
La ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicare alla lettura della mail e all'eventuale risposta.
Grazie anche per tutti gli utili consigli che riesce a dispensare per la cura nel nostro verde. Buona giornata a tutti! Mirella


Cara Mirella,
volevo partire dal presupposto che se io acquisto delle calle, dei bulbi, in confezione mi devo preoccupare che siano state conservate dal commerciante in un ambiente molto fresco e leggermente umido.
Perché i bulbi e i rizomi, come le tue calle, potrebbero, durante la conservazione, asciugare i tessuti e perdere la turgidità e una volta piantate difficilmente riuscirebbero a recuperare e vegetare.
Molto probabilmente, le calle che hai comprato sono state conservate male, cioè in ambiente troppo asciutto e con temperature superiori ai 5 gradi.
Se durante il periodo di conservazione, i bulbi e i rizomi non passano il classico periodo di freddo, come se fossero sottoterra nel suo ambiente naturale, perdono completamente tutte le energie per poter vegetare.
Regola uno: mantenere i bulbi e i rizomi riparati dai freddi gelidi invernali, per evitare che possano gelare, ma non portarli nei locali riscaldati; bagnare i vasi o il terreno durante il periodo invernale nei periodi di caldo anomalo, per mantenere la loro turgidità.
Per poter vegetare i bulbi e i rizomi prediligono terreni sciolti e con un buon apporto di sostanza organica.
Forse hai capito perché non hanno vegetato le tue calle, secondo me per il lungo periodo di freddo e le altre sono rimaste piccole perché non c'era sufficiente concime (azoto fosforo potassio) per poter crescere al meglio.



2) Buonasera Antonio
mi permetto di disturbarla per il mio tronchetto della felicità a cui tengo molto in quanto mi è stato regalato per una ricorrenza particolare. Circa un mese fa (al primo caldo) ho notato le prime foglie ingiallite e le foglie delle tre cime quasi secche: cercando la causa su internet sembrava una carenza di acqua così ho provato anche a nebulizzare.

Con il passare del tempo ho  dovuto anche eliminare le foglie alla base perché ingiallite e floscie. Poi ho pensato di trasferire il tronchetto in un punto più luminoso (vedi foto). Oggi infine ecco cosa è successo: una delle tre parti di cui si compone il tronchetto si è completamente afflosciata...penso debba tagliarla. La seconda si trova in uno stato pietoso...sono rimaste poche foglie in sommità. La terza invece sembra reggere ancora ma non so per quanto tempo. Quale pensa sia la causa? Come devo procedere per  evitare che muoia completamente? Le allego alcune fotografie che attestano lo stato attuale del tronchetto. Mi scuso se ho utilizzato una  terminologia non corretta e la ringrazio anticipatamente per il suo prezioso consiglio che mi darà. Buona serata e un saluto. Sara


Sara buongiorno,
potrei rispondere brevemente dicendo che il tuo tronchetto della felicità (Dracaena fragrans ) in un solo mese ha subito uno stress idrico e mancanza di luce sufficiente.
Quasi tutte le piante d'appartamento hanno origine tropicale e amano vivere in un ambiente caldo e umido, che è più o meno simile all'ambiente di casa.
Caldo sì, ma non sufficientemente umido, e mi spiace dirlo sicuramente con pochissima pochissima luce.
"Ma come!?" dite voi, vi spiego subito:
Togliamo la luce che arriva dall'alto, perché c'è il soffitto, togliamo la luce perché abbiamo le pareti del muro e la sola luce che arriva si intrufola a fatica dalla finestra e magari c'è pure la tenda, beh dico io, come possiamo pretendere che il sole compia quello che ha fatto per milioni di anni a favore delle nostre piante, se le nostre piante ne vedono poco?
Cara Sara, la tua pianta si è afflosciata perché i tessuti, per mancanza di luce, non sono riusciti a fare fotosintesi e quindi a immagazzinare energia a sufficienza.
Probabilmente anche l'eccessiva frequenza di bagnatura ha favorito al risultato finale.
Quando bagnamo le piante d'appartamento dobbiamo assicurare una, si abbondante bagnatura nel momento che lo facciamo, magari verificando che lo abbiamo fatto correttamente appoggiando il dito al terreno e sentire se è umido, oppure sollevare il vaso prima e dopo averlo bagnato per capire se il terreno abbia assorbito sufficientemente acqua.
Poi, bisogna aspettare che si asciughi, ma non secchi, per ripetere l'operazione.
Molte volte si bagna a scadenza tipo una volta a settimana... ogni 4 giorni... ogni 10, questo è un metodo sbagliato.
Ma noi beviamo a scadenza o quando abbiamo sete? Questo fa capire che le piante sono molto simili a noi, E QUINDI BISOGNA BAGNARE QUANDO CE N'E' IL BISOGNO.
Fai una cosa Sara, porta la pianta ancora più esposta alla luce magari fuori, ma non esposta al sole diretto (vietato) ,regolati bene con le bagnature come ti ho suggerito e quando bagni magari comincia a nutrila con del concime liquido piante verdi, fatti consigliare dalle istruzioni che leggerai sulla confezione del concime e vedrai che piano piano migliorerà.




3) Buongiorno,
in primavera ho acquistato una camelia, l'ho rinvasata con molta argilla espansa sul fondo e miscelando terriccio bio e terriccio per piante grasse. La annaffio quando sento che la terra è asciutta con acqua demineralizzata. La pianta è posizionata all'ombra in una terrazza esposta a Sud in Sicilia; non ha mai fatto un fiore, perde spesso foglie che sembrano sane e si sta spogliando inesorabilmente. Cosa posso fare?
La pianta continua purtroppo a spogliarsi, la annaffio (circa un bicchiere) due volte la settimana con acqua demineralizzata, cerco di pulire dalla polvere le foglie; si trova all'ombra ma in una terrazza luminosissima. Adesso penso che non sia adatta a questo clima,avrei la possibilità di piantarla in un giardino, ma come? Grazie per la vostra preziosa attenzione,seguirò scrupolosamente i vostri consigli.

Mida


Cara Mida,
La camelia è una pianta che predilige ambienti freschi e temperati, e terreni acidi.
Vedo, che dal tuo racconto hai cominciato male utilizzando un terriccio per piante grasse, e non va bene! La pianta si trova in Sicilia, e per quanto mi risulti in Sicilia non c'è il clima temperato fresco che ama la camelia, non voglio pensare alle temperature estive tipiche della Sicilia.
Quando la bagni usi circa un bicchiere, mi domando e se la pianta ne vuole più di un bicchiere? a scadenza di due volte alla settimana, beh non si fa così, ma non perderti d'animo.
Mirella ti suggerisco adesso di cambiare le abitudini di bagnatura e seguire i suggerimenti che ho già dato alla nostra amica Sara nella risposta precedente, poi vedo nella foto che c'è un po' di spazio nel vaso per aggiungere un po' di terriccio acidofile o meglio ancora torba pura, concimare con del concime liquido per acidofile.
Poi, quando arriverà l'autunno inoltrato e il momento giusto per farlo potrai cambiare vaso utilizzando una misura leggermente più grande utilizzando questa volta terriccio per acidofile.
E secondo me vedrai che crescerà al meglio, usa l'innaffiatoio e la tua pianta sarà più contenta!
Buona continuazione!


Il mastrogiardiniere

 


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