Merate, bollettini parrocchiali digitali/10 anno 1916: guerrra tra orrore e onore. Storia del convento cappuccino di S.Rocco

Eccoci qua, nel 1916, mentre in tutta Europa infuria la guerra con milioni di morti sui campi di battaglia. Il Bollettino della Parrocchia di Merate nell'articolo di fondo in seconda pagina racconta proprio del conflitto.

Il meteo è riferito a Novembre 1915 che ha visto 11 giorni sereni, 11 coperti, 8 misti di cui 9 con pioggia, 1 con neve e 1 con temporali. Temperatura massima + 12°, minima + 5°.

La memoria storica merita la pubblicazione integrale perché ripercorre le cascine che sorgevano tra la provinciale per Paderno fino a ridosso del centro cittadino. Chissà quanti meratesi scopriranno di abitare sulle vestigia di antichi cascinali.

Il report demografico di dicembre 2015 evidenzia 5 battesimi, 8 decessi adulti e 3 infanti.

Interessante l'ultima pagina pubblicitaria che non è della solita Banca Briantea ma del Banco Ambrosiano, quello che un giorno funesto finì nella mani di Roberto Calvi.

 

FEBBRAIO 2016

A volte leggendo il resoconto meteo sorgono dubbi sull'effettivo cambiamento climatico. Per esempio dicembre 2015, temperatura massima + 11°, la minima - 3°; 5 giorni sereni, 24 coperti e 2 misti con 10 giorni di pioggia e solo 2 di neve e 14 con nebbia.

La pagina 4 è dedicate alle santissime quarantore. Con la storia. Dunque: "nel 1534 ferveva la guerra tra l'imperatore Carlo V e Francesco I° re di Francia. Innumerevoli erano i danni che a causa della guerra affliggevano Milano e i suoi dintorni. I saccheggi, gli incendi e le stragi erano all'ordine del giorno. Tutto il popolo era immerso nella più grande costernazione. In così tristi momenti il Padre Giuseppe Da Fermo, cappuccino celebre oratore ebbe la felice ispirazione di istituire la divozione delle quarantore, in memoria delle quaranta ore che il corpo di nostro Signore Gesù Cristo restò nel sepolcro".

Continua la storia della città attraverso un viaggio nelle frazioni, da un cascinale all'altro, dal centro cittadino, partendo dalla Scoladriga (via Trento), le ville patrizie fino alla Cascina Cattafame. Anche in questo caso vale la pena di leggere la versione integrale di questo resoconto storico di straordinaria bellezza.

Continua anche la battaglia contro la stampa oscena, pornografica, che irride la fede e i soldati al fronte. Fogli empi che sono entrati anche nel setificio di Carzaniga e lì dentro girano di mano in mano. L'articolista sollecita la politica locale a intervenire facendo scomparire dalle vetrine e dalla edicola quelle immagini turpi. Non è però dato sapere quanto turpi né che cosa queste immagini raffigurino.

Il resoconto demografico del mese di gennaio 1916 è pesante con 14 battezzati, 10 morti adulti e 12 morti infanti.


MARZO 1916

Partiamo dal consueto report meteo riferito al mese di gennaio: 22 giorni sereni e 9 coperti, niente pioggia né neve. + 9° la massima; - 3° la minima; + 4° la media del mese. Più o meno come questo gennaio2022.

Il fondo è dedicato a Pio X, cui alcuni osservatori avevano attribuito la responsabilità della guerra avendo dato milioni ai tedeschi. La calunnia viene duramente smentita dall'articolista che ricorda cosa rispose il papa all'ambasciatore d'Austria che chiedeva una benedizione speciale per le armi austriache: "Mi rifiuto di benedire l'Imperatore e che anzi avrei dovuto maledire tutti coloro che erano stati la causa di questo macello immane. La mia benedizione non può che andare a quei poveri figli che costretti dal dovere vanno a farsi massacrare ma per coloro che ve li mandano va tutta la mia riprovazione".

Altra puntata sulle frazioni di Merate col Vedù e l'area Cornaggia. Un capitolo a parte è dedicato al convento dei cappuccini di San Rocco.

Ancora tragico il bilancio demografico con 4 battezzati e 9 morti infanti.

 

APRILE 1916

Il meteo di febbraio 1916 non riserva sorprese: 12 giorni sereni, 15 coperti, 2 misti con 4 di pioggia, 2 di neve e 2 di nebbia; + 15 la massima; - 3 la minima e 4.6° la temperatura media del mese.

La pagina storica è dedicata al convento dei Cappuccini di San Rocco. E sì, c'era proprio un convento dove, adesso, sorge l'Osservatorio astronomico. Allora attorno al 1524 con il dilagare della peste si costruivano capanne su quella collina coperta di piante di faggi e castani, ove ricoverare i contagiati che spesso lì morivano. Accanto era stato costruito un cimitero. Già nel 1571 San Carlo Borromeo in visita alla pieve di Brivio si era soffermato sul colle a benedire quel terreno sotto cui giacevano numerosi corpi frettolosamente sepolti. Nel mezzo del cimitero sorgeva una chiesetta che San Carlo benedisse passando di nuovo nel 1578. Mons. Scipione Albani, cui Merate ha dedicato una strada, suggerì all'Arcivescovo di realizzare su quella collina un convento dei padri cappuccini. Ottenuta l'area fu don Vincenzo Albano, prevosto di Brivio a benedire la prima pietra. Poi tra 200 e 300 volontari si alternarono a spianare la collina e a edificare il convento. L'Arcivescovo ordinò al prevosto di Brivio di dedicare la chiesina a San Sebastiano ma per i meratesi era e è restata la collina del terziario francescano San Rocco. Il convento contava venti cellette per i religiosi, quattro infermerie, alcune foresterie, una biblioteca e normalmente vi operavano 14 cappuccini aiutati dalla gente del circondario. Con la soppressione di tutti gli ordini religiosi disposta da napoleone nel 1810 la proprietà passò di mano più volte; nel 1915/1918 fu trasformata in convalescenziario della VI armata poi nel 1923 divenne sede dell'osservatorio astronomico succursale di Brera.

 



MAGGIO 1916

Eccoci a maggio col meteo riferito a marzo: 4 giorni sereni, 26 coperti,1 misto con 18 giorni di pioggia, 1 di neve, 1 temporale e 6 giornate nebbiose; + 16; 0°; media + 7°.

La pagina religiosa è dedicata alla prima comunione organizzata per il giorno 4. La pagina dedicata al "Papa e la guerra" racconta delle innumerevoli azioni di pace condotte da Benedetto XV succeduto a Pio X.

 

GIUGNO 1916

Il meteo di aprile segna l'arrivo della primavera: 15 giorni sereni, 11 coperti, 4 misti con solo 4 di pioggia. Temperatura massima 22.5°; minima 3.5°; media 13°.

La memoria storica continua con la terza punta a dedicata al convento dei Cappuccini, con dovizia di particolari. Una buona sintesi la si può leggere sul libro di Luigi Zappa "Storia di Merate".

La statistica demografica parrocchiale indica 3 battezzati, 5 decessi di adulti e 5 di infanti.


LUGLIO 1916

La prima pagina ci informa della morte di Francesco Sironi, sagrestano e attendente del cappellano militare. Il Sironi come scrive il cappellano era "in posizione fortunatissima e sicurissima" ma mentre sfrondava i rami di un albero è stato raggiunto da due pallottole.

E' davvero curioso leggere le pagine di guerra del bollettino. Da un lato si cerca in tutti i modi di allontanare la tesi secondo cui il Papa non fece nulla per impedire il conflitto, anzi in qualche modo lo favorì, citando le parole dei pontefici Pio X e benedetto XV apparentemente contro il conflitto, poi si legge la pagina 3 e si resta colpiti da tanto cinismo.

Leggetela nella versione integrale e poi ciascuno ne trarrà le proprie conclusioni.

La statistica demografica parla di 5 battezzati, 3 decessi di adulti e 5 di infanti.


AGOSTO 1916

Report di giugno, segna l'arrivo dell'estate con una temperatura massima di 29.8°, una minima di 7° e una media di 16.9°. Ben 18 giorni sereni e 12 misti, dieci acquazzoni e 7 temporali.

Le memorie storiche ci raccontano delle famiglie di uomini illustri dal 1200 in avanti.

Implacabile come sempre la statistica demografica relativa a luglio con 8 battezzati, 3 decessi di adulti e 5 di infanti.



SETTEMBRE 1916

Meteo: 22 giorni sereni, 2 coperti, 7 misti, pioggia 7 volte e altrettanti temporali; una grandinata. Temperatura massima 29.5°, 11.2° la minima; 22.5° la media.

La prima pagina parla del nuovo oratorio, quello oggi decadente in via Bianchi nei pressi del cimitero. Apriva le porte per la prima volta e tanti meratesi sono accorsi per complimentarsi per il lavoro fatto, anche se in realtà per mancanza di fondi l'opera è rimasta in gran parte incompiuta. Ma qualcuno deve aver evidentemente storto il naso per la grandiosità dell'edificio. Ed ecco il Bollettino dedicare tre pagine a sostegno del nuovo oratorio. Grande era grande, diciamo molto alto ma con spazi poco utilizzati. Recintato con le mura aveva due porte di ingresso su via Antonio Baslini e successivamente con un cancello su via Bianchi. Dentro ci stava un campo di calcio e uno spazio sempre per il pallone nella parte più a sud, circondata da tigli sotto cui c'erano panche e tavoli in pietra. Un vaso locale serviva da chiesa e anche da teatro dove si esibivano i giovani talenti meratesi. Due locali completavano la struttura, oltre a una specie di alloggio sovrastante.

Interessante la corrispondenza tra la Giunta municipale rappresentata dal sindaco prof. Carlo Baslini, cui è dedicata la via centrale della città e il sac. Prof. Giuseppe Rocca al momento di assumere da parte di quest'ultimo la carica di rettore del collegio convitto A. Manzoni.


OTTOBRE 1916

E siamo in autunno, anche se il report mensile meteo si riferisce a agosto, il quale ha fatto segnare 29.5° di temperatura massima, 11° di minima e 22° di media. Effettivamente dall'inizio del nostro viaggio, ossia dal 1909, primo anno di pubblicazione del Bollettino parrocchiale di Merate, il meteo mai ha registrato una temperatura superiore a 30°. Le giornate serene sono state 22, 2 coperte e 7 miste con la pioggia caduta 7 volte per un totale di appena 62 mm. Una grandinata ma di lieve entità con pochi danni.

Ottobre è il mese del Rosario e ad esso è dedicato l'articolo di fondo. Un altro articolo molto lungo è dedicato alla scienza applicata alla guerra.

La pagina storica prosegue a presentare le famiglie illustri. In questa puntata si parla del casato Molgora. L'articolo dedicato alla guerra, titolato l'ultimo bacio ricorda la morte del capitano Primo Guido, colpito al torace sinistro da una pallottola nemica, deceduto stringendo il crocifisso, abbracciato al cappellano cui aveva affidato il messaggio di saluto per la cara sposa, i figli, il babbo e il fratello.


DICEMBRE 1916

Manca il numero di novembre per cui dobbiamo "saltare" subito all'ultima pubblicazione dell'anno 1916 che al solito si apre col report meteo riferito a ottobre: 22° -4° - 18° le temperatura massima, minima e media del mese che ha visto 19 giorni sereni, 7 coperti e 5 misti con solo 6 giorni durante i quali ha piovuto.

Le prime pagine sono dedicate al Natale e al Presepio. La pagina dedicata al conflitto si sofferma sui "Grandi Generali della guerra" mentre continua la strenua battaglia contro la bestemmia e il turpiloquio. Il racconto di un giovane ferito a morte che chiede perdono per non aver onorato il padre e la madre quando era a casa chiude il lungo capitolo dedicato al conflitto mondiale, sempre in bilico tra l'orrore della guerra e l'onore dei soldati e della patria.

 

10/continua

PER LEGGERE LE PUNTATE PRECEDENTI CLICCA QUI

 

 

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.