Risposta a Carozzi

Egregio Direttore
Anche io non sono avvezzo ai panegirici, e scrivo questa lettera nella speranza che venga pubblicata per ribadire un paio di concetti che sono sfuggiti alla acuta analisi del sig. Carozzi.

La fantozziana, micidiale, relazione dell'assessore, come il sig Carozzi l'ha definita, è l'insieme delle decisioni politiche che portano una amministrazione ad investire o no il denaro dei contribuenti, e questo, possiamo affermare con certezza, non è argomento su cui potersi permettere un "sonnellino".

Ripeto per chi non avesse compreso che il consiglio comunale è anche il luogo dove si decide come investire il denaro dei contribuenti; non è quindi giustificabile che per una semplice questione anagrafica sia concesso, senza diritto di critica, un atteggiamento tanto inadeguato (se fosse stato un problema di salute avrebbe potuto lasciare il CC).
Vorrei però anche ribadire che chiunque profonda impegno a titolo volontario in consiglio comunale come in qualsiasi altro contesto di volontariato potrebbe, in quello stesso momento, essere da un'altra parte e fare altre cose, i giovani non sono più giustificabili di altri che spendono il proprio tempo per il bene comune.

Mi pare assai strano però che il sig. Carozzi, buon osservatore della nostra realtà, si sia soffermato solo sul giovane e la sua immagine e non sul contesto, che gli ha permesso senza troppi indugi di addormentarsi durante una riunione di Consiglio.

 

Giuseppe Valentino
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