Osnago: presentata la sesta edizione de La Voce del Corpo

C'è trepidazione tra gli organizzatori della sesta rassegna d'arte contemporanea "La Voce del Corpo", che si terrà ad Osnago dall'11 al 26 giugno. L'ultima edizione risale al 2018. L'appuntamento biennale si doveva svolgere nel 2020, era quasi tutto pronto, ma la pandemia ha bloccato tutto, anche per l'anno successivo. Nel frattempo, proprio nel 2020, si è costituita formalmente la "Associazione culturale La Voce del Corpo".

Il titolo "S-confinati e ricongiunti: la libertà e l'eros" è rimasto lo stesso di quello pensato per l'appuntamento mancato, ma letto oggi sembra quasi profetico tra lockdown, invasioni e migrazioni a cui abbiamo assistito e stiamo assistendo ultimamente. "L'idea è nata più di due anni fa, prima dell'era Covid, per indagare lo sconfinamento delle migrazioni che c'erano e peraltro continuano ad esserci - ha spiegato Gianluca Poldi - Ma c'è anche uno sconfinamento da superare a partire da se stessi. Volevamo indagare il tema della mancanza e della nostalgia della propria terra, che nasce poi dall'incontro con l'altro. Il nostro sforzo individuale sta nella ricerca del rapporto con l'altro, di un'unità perduta". Da questo punto di vista, ha espresso Poldi, la libertà può essere interpretata come la fedeltà ad una ricerca che non si sa dove porterà l'uomo. È questa dunque una condizione che è propria della sperimentazione che ogni artista compie nella propria produzione.

Bruno Freddi e Michele Ciarla

Il direttore artistico Bruno Freddi, cittadino onorario di Osnago, ha evidenziato l'essenza della rassegna, la cui prima edizione risale al 2009: portare la danza Butoh in Brianza come inno alla contaminazione tra generi artistici. "La danza Butoh è una forma di espressione che nasce in Giappone dopo lo scoppio della bomba atomica ed è giunta in Occidente con il desiderio di essere contaminata con la storia dell'arte occidentale e con certi artisti in particolare". Stili agli antipodi all'origine che possono tuttavia influenzarsi vicendevolmente: dalla danza Butoh legata alla terra a quella occidentale che cerca la leggerezza dell'aria.

Gianluca Poldi

In queste due settimane si esibiranno artisti non solo italiani, arriveranno anche dalla Spagna, dalla Corea del Sud e dal Giappone, dando un respiro internazionale a "La Voce del Corpo". Questa sesta edizione ospiterà anche delle opere di Mauro Benatti sia in Villa Galimberti sia all'auditorium Spazio De André. Questi saranno gli spazi principali oltre alla piazza Vittorio Emanuele II. Una performance Butoh si terrà a Cascina Butto a Montevecchia, sulla collina dal paesaggio evocativo nel paese dove risiede Freddi.

Massimo Salomoni

L'apertura delle mostre e delle installazioni è prevista per le ore 17.00 di sabato 11 giugno. Alle ore 18.00 ci sarà l'inaugurazione ufficiale del festival presso il rinnovato Spazio Opera De André che riaprirà al pubblico dopo un lungo periodo di lavori di riqualificazione che consegnano una struttura con strumentazioni adeguate per delle esibizioni di qualità.
Il sindaco Paolo Brivio ha ringraziato gli organizzatori, Michele Ciarla e Bruno Freddi in particolare, per contribuire attraverso la rassegna a rendere più bella Osnago.

Il sindaco Paolo Brivio

Per consultare l'intero programma con il dettaglio delle proposte artistiche si può visitare il sito internet www.lavocedelcorpo.eu, che è stato rinnovato grazie al supporto di Massimo Salomoni, docente allo IED, che si è preoccupato di creare un'impalcatura web funzionale alla costituzione di un archivio storico.

M.P.
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