Cernusco: l'illuminazione al centro di ''approfondimenti legali''

Calco aveva battuto in ritirata per tempo, Cernusco Lombardone è tentata dal farlo se se ne presentasse l'occasione. Il project financing sull'illuminazione pubblica sta diventando un tema spinoso, anzi lo è già da un pezzo. L'adesione era stata approvata nel 2019, ma ancora una soluzione non si è trovata. Mettere insieme tanti Comuni per una gara pubblica si dimostra essere spesso complicato. È capitato sia per la videosorveglianza sovracomunale sia per l'illuminazione pubblica. In quest'ultimo caso la gara è stata vinta da Varese Risorse e A2A, ma si è innescata una serie di problemi relativi all'aggiudicazione che ha bloccato fino ad ora l'operazione. Nel frattempo sono passati tre anni e non in pochi sono insofferenti per la situazione che si è venuta a creare. Anche perché, a quanto pare, prima del 2023, concretamente non si vedrà ancora nulla. Le bollette della luce intanto aumentano quando, con una pronta conversione a led, si sarebbe potuto risparmiare portando sollievo alle casse comunali, piuttosto in difficoltà sulla parte corrente delle spese. Cernusco può essere la spina nel fianco.

Attualmente l'amministrazione cernuschese è retta dal gruppo Identità e Futuro Nostro Cernusco. Fino ad ottobre era in minoranza e da quei banchi aveva da sempre criticato l'impostazione del project financing. Una battaglia condotta insieme all'altro gruppo di minoranza CLBC di Salvatore Krassowski, che adesso è consulente di fiducia della Giunta in virtù di un accordo formale di collaborazione. La tesi di fondo era che il contratto sarebbe stato antieconomico rispetto ad altre soluzioni, come l'affidamento ad una ESCo. Oggi più che rivolgersi ad una società del genere, a fare gola è il bando Illumina, che ha ottenuto una proroga per la presentazione delle domande.

Per il momento non vi sono i margini per un'uscita di scena, che sarebbe plateale perché a cascata potrebbe mettere a rischio il proseguo del progetto anche per gli altri Comuni (Airuno, Brivio, Colle Brianza, Imbersago, La Valletta Brianza, Lomagna, Montevecchia, Osnago, Paderno d'Adda, Santa Maria Hoè, Verderio). L'amministrazione di Cernusco Lombardone ha affidato per 634 euro un primo incarico legale all'avvocato Francesco Spinato per effettuare un approfondimento sui documenti sin qui approvati e capire se vincolano fino in fondo l'Ente locale a restare nella partita. Parrebbe che da tale consulenza sia emersa la constatazione che ora come ora non vi siano elementi sufficientemente stabili per coprire le spalle al Comune in seguito ad un eventuale abbandono. La questione però non è ancora chiusa. Il progetto infatti dovrà essere rivisitato sia perché nel frattempo il Comune autonomamente ha anticipato alcuni interventi previsti nel capitolato sia perché i prezzi delle materie prime stanno crescendo vertiginosamente. Quanto gli impegni inizialmente assunti verranno modificati? Nella risposta si potrebbe nascondere il jolly da calare per il cambio di rotta. La mossa dovrebbe però essere supportata da un ulteriore parere legale che avrebbe un costo ben superiore rispetto ai 634 euro sin qui spesi perché dovrebbe essere scandagliata ogni virgola di tutti gli atti approvati.

M.P.
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