Lomagna: la minoranza prende a modello il ''cugino'' Osnago

Mai nominato così spesso il Comune di Osnago nell’aula consiliare di Lomagna. Non si contano le volte che il paese limitrofo sia stato sulla bocca dei componenti del Consiglio comunale. A impostare la retorica è stato il capogruppo di minoranza Mauro Sala, che ha elogiato la capacità programmatoria dell’Ente cugino sia per gli investimenti in conto capitale sia per l’obiettivo di graduare l’addizionale Irpef. Sala pochi giorni prima aveva assistito all’assise di Osnago, e dunque ad un’epifania: ci sono Comuni che hanno una lista di investimenti finanziati da bandi regionali o statali a cui Lomagna non partecipa. Una constatazione che deve aver fatto provare quasi invidia al consigliere di minoranza Mauro Sala, mista a rabbia, dato che i dipendenti comunali di Osnago e Lomagna sono esattamente gli stessi.


E a Lomagna? I soliti progetti, lamenta Sala. “Si parla della ciclabile alla Fornace da quando una amica di mia figlia che abita da quelle parti andava in bicicletta. Da qualche mese ha la patente” ha affondato con una battuta il capogruppo all’opposizione, per fare un esempio. Dall’altra parte la sindaca Cristina Citterio ha rispedito al mittente le critiche, senza cadere però nelle provocazioni a differenza della prima parte del mandato in cui i decibel superavano i limiti consentiti. Improprio fare paragoni con altri Comuni, ha replicato Citterio. Ognuno ha una storia a sé. Sala si è focalizzato sui fondi del PNRR e il primo cittadino ha riferito che l’amministrazione monitora costantemente le possibilità di accedere a quel tipo di finanziamenti.


Una vera e propria presentazione e discussione del bilancio di previsione non c’è stata. La sindaca ha spiegato le motivazioni per cui d’ufficio era stata scartata la proposta di emendamento della minoranza: questioni tecniche, con l’invito a ritentarci la prossima volta. No, grazie, quest’anno è stata l’ultima, la risposta seccata di Sala rivolta sia all’esterno che all’interno del suo gruppo, manifestando apertamente che fosse stato per lui avrebbe evitato anche per il bilancio 2022. Budget che, presentato per la verità già nel Consiglio comunale aperto e poi in Commissione Bilancio, è stato messo ai voti. Al termine delle votazioni (punto passato nonostante i quattro no della minoranza) e dopo l’approvazione del Regolamento che consente le sedute in videoconferenza nei soli casi di emergenza, il consigliere Sala ha chiesto la parola, ammettendo di aver fatto confusione per la concitazione.


“C’è chi si addormenta prima, io mi sono addormentato dopo” frase sibillina per chi – come noi – ha seguito da casa la seduta. Abbiamo chiesto allora a Mauro Sala se fosse effettivamente una frecciatina. E a freddo il capogruppo di minoranza conferma l’impressione: “Un consigliere di maggioranza nella prima mezz’ora del Consiglio, durante la presentazione del rendiconto, stava già ronfando sonoramente”. Un caso che desta un certo imbarazzo. Dal video si nota unicamente che tra il minuto 25 e il minuto 26 della registrazione disponibile sul canale YouTube del Comune, l’assessore al Bilancio Pierangelo Manganini interrompe l’illustrazione per tirare una doppia gomitata al consigliere, non inquadrato, alla sua sinistra.
M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.