Merate: con Politecnico e Micron importante esperienza per gli studenti del Viganò in progetti tra tecnologia e disabilità

Un'esperienza scolastico-lavorativa che permette di sfruttare tecnologie avanzate di laboratorio, essere seguiti da docenti universitari e poter interpellare rappresentanti di un'azienda a livello globale. E' questa l'avventura vissuta dai ragazzi della 4^i dell'istituto Viganò di Merate, assieme agli studenti del liceo Sarpi di Bergamo, grazie al PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento, organizzato da Politecnico di Milano, Fondazione Politecnico e Micron, azienda statunitense con sedi in tutto il mondo, di Vimercate.


Non una semplice alternanza scuola-lavoro, ma una possibilità data ai ragazzi di evolvere sia sul piano scolastico, che su quello umano. Infatti il tema del progetto, intitolato "Yes, you can!", consiste nell'uso della tecnologia e della scienza per creare supporti utili per chi ha disabilità e dare vita ad una comunità più inclusiva. Un argomento caro sia al Politecnico che a Micron, che negli anni lavorano sensibilizzare e progettare protesi, esoscheletri ed altre apparecchiature, con cui aiutare chi ha deficit abilitativi.

Il prof. Giuseppe Andreoni del Politecnico e Manuela Seminara  con la dirigente
scolastica Manuela Campeggi e, sotto, con il referente professor Silvio Dessì

I ragazzi si sono cimentati nella scoperta di apparecchiature avanzate nei laboratori del Politecnico di Milano e in interviste fatte a membri della Micron di Vimercate, per studiare le possibilità che si potranno avere entro il 2050. L'istituto Viganò ha anche finanziato macchinari da poter usare in laboratorio, così da permettere a tutte le classi di utilizzare strumenti utili all'apprendimento. Iniziato ad ottobre, gli studenti hanno presentato, il 27 maggio, i loro progetti in collegamento con oltre 100 persone, via zoom, da ogni parte del mondo. Nello specifico hanno realizzato un TiGò, ovvero uno speciale telegiornale, realizzato in lingua inglese, in cui hanno ripercorso ed analizzato il PCTO. Partendo da spezzoni di interviste a professori e dirigenti, sui benefici della tecnologia indossabile, passando allo studio approfondito delle varie apparecchiature, tra cui la realtà mista, a sport creati per sensibilizzare il tema disabilità ed affrontarlo grazie alla scienza. Oltre a ciò gli studenti hanno creato un'app in inglese chiamata YYC (Yes, you can!), in cui è possibile consultare tutto il lavoro fatto, e un videogioco per mobile chiamato "Polihuman".

 

In conclusione i professori Silvio Dessì e Francesca Rota, che hanno seguito l'alternanza scuola-lavoro, hanno ringraziato i vari organizzatori per l'immensa opportunità data ai ragazzi, che hanno potuto sperimentare il futuro che li spetta, tra laboratori universitari avanzati e luoghi di lavoro. Anche la direttrice del Viganò, Manuela Campeggi, si è detta onorata della possibilità data ed orgogliosa del lavoro fatto dagli studenti.

M.Pen.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.