Osnago: discusse le due interpellanze, la minoranza abbandona sdegnata i banchi
Il gruppo di minoranza "Orgoglio Osnago" si è reso protagonista dell'ultimo Consiglio comunale, con le proprie affermazioni, scelte e silenzi, con l'abbandono dei banchi. Opposizione che ha avuto da ridire sin dall'approvazione dei verbali, sostenendo che una sua proposta di emendamento era stata sintetizzata erroneamente. Il consigliere Vittorio Bonanomi ha poi lamentato la lunghezza dell'ordine del giorno, ben 14 punti tra cui due macigni in coda: il rendiconto 2021 e il bilancio di previsione 2022-2024. Bonanomi ha invitato a trovare una modalità differente per diluire gli argomenti da trattare, per non limitare lo spazio di confronto. Il sindaco Paolo Brivio si è giustificato sostenendo che si sono verificate assenze per motivi di salute negli uffici comunali che hanno stretto i tempi.
Il momento clou è stato segnato dal punto sulla convenzione per il servizio di segreteria da spartire, oltre che con Lomagna, con Olgiate Molgora. La minoranza si è rifiutata di votare, arrivando poi ad abbandonare la seduta. Per Orgoglio Osnago è stato violato il Regolamento sul Consiglio comunale dal momento che il tema non è stato affrontato nella capigruppo. Riva ha citato l'articolo 8: "La Conferenza dei capigruppo viene convocata dal presidente prima dello svolgimento delle sedute del Consiglio comunale per l'esame degli argomenti posti all'ordine del giorno e per la programmazione dello svolgimento della seduta". Ha poi richiamato l'articolo 33: "Spetta al Sindaco, sentita la Conferenza dei Capigruppo, di stabilire, rettificare od integrare l'ordine del giorno con proprie autonome decisioni". La procedura non sarebbe stata rispettata e, al pari, non sarebbe stato rispettato il gruppo all'opposizione.
I consiglieri di minoranza Marco Riva ed Emanuela Corneo
È stata poi la volta delle interpellanze [clicca QUI]. "Orgoglio Osnago" aveva infatti denunciato di aver ricevuto diverse segnalazioni dai cittadini per la presenza di roditori in alcune aree del paese. L'assessore Felice Rocca ha addotto le cause all'ingente movimento terra per alcuni cantieri, che ci sono stati l'anno scorso e che sono ancora in corso. Ha spiegato che il Comune ha in atto un affidamento pluriennale fino al 2023 con un manutentore specializzato con sede a Missaglia per la programmazione, posa e controllo di trappole con veleno per topi. Erogatori che sono ancorati e protetti. Il servizio base consta di venti dispositivi, posizionati nelle zone sensibili del territorio (perimetro del torrente Molgora, le scuole, i sottopassi e i parchi cittadini), che sono stati aumentati in ragione delle segnalazioni ricevute dai cittadini. Nel 2021 ad esempio erano state messe sette trappole aggiuntive in viale John Lennon. Gli avvistamenti erano stati frequenti l'anno scorso, in zona Marasche, in via Resegone e dintorni, in piazza della pace e, appunto, tra viale John Lennon e via Mazzini. Nel 2022 il Comune ha protocollato una sola segnalazione il 9 marzo dalla cascina Orana Terza, per cui sono stati posizioni due erogatori e il problema pare essersi risolto. Per le vie brevi, un altro avviso è arrivato per la zona di via Mazzini, vicino all'area privata di un cantiere. È stato chiesto alla ditta edile di mettere in atto misure di derattizzazione e di controllo. Nuovi interventi in caso di segnalazioni continueranno anche nel corso del 2022. Non soddisfatto della risposta, il capogruppo di minoranza Marco Riva ha domandato quante trappole sono state installate complessivamente. L'assessore ha promesso di fargli consegnare la lista completa di dove sono posizionati gli erogatori.
L'assessore Felice Rocca
L'altra interpellanza era incentrata sul bando regionale per un contributo all'80% per dotarsi di telecamere nei parchi. Il sindaco Paolo Brivio ha affermato che l'amministrazione fosse al corrente del bando, ma che ha deciso di soprassedere per diverse ragioni. Da una parte la ristrettezza delle tempistiche (un mese dall'emanazione alla scadenza ultima per presentare la domanda in Regione). Ma soprattutto gli Uffici si sono resi conto che sarebbe stata data la priorità, nella formulazione della graduatoria, a Comuni con maggiore popolazione complessiva. "Sono stati finanziati 53 dei 509 progetti candidati e il progetto di un Comune sotto i 5 mila abitanti è rintracciabile al 317esimo posto della graduatoria. Se avessimo partecipato ci saremmo piazzati al 330esimo posto. Questa considerazione evidenzia l'alta capacità e competenza degli Uffici comunali, in grado di individuare le concrete opportunità offerte dai bandi". Per Paolo Brivio, inoltre, il comandante di Polizia locale sta dedicando già grande impegno all'attivazione della rete di videosorveglianza sovracomunale di cui Lomagna è capofila [l'Ufficio di PL è condiviso tra Osnago e Lomagna]. Un'ultima motivazione per la non adesione all'iniziativa regionale è di natura più soggettiva circa il "limitato obiettivo conseguibile", seppur il primo cittadino abbia poi sostenuto che l'Ente valuterà di partecipare ad altri bandi della Regione aventi lo stesso scopo ma che offrono più possibilità di ottenere il finanziamento. "Ho sentito delle giustificazioni non sensate e non valide" il netto commento di Marco Riva. Ha poi puntualizzato: "Per l'impianto sovracomunale di videosorveglianza fino ad ora abbiamo visto solo i pali".
Il momento clou è stato segnato dal punto sulla convenzione per il servizio di segreteria da spartire, oltre che con Lomagna, con Olgiate Molgora. La minoranza si è rifiutata di votare, arrivando poi ad abbandonare la seduta. Per Orgoglio Osnago è stato violato il Regolamento sul Consiglio comunale dal momento che il tema non è stato affrontato nella capigruppo. Riva ha citato l'articolo 8: "La Conferenza dei capigruppo viene convocata dal presidente prima dello svolgimento delle sedute del Consiglio comunale per l'esame degli argomenti posti all'ordine del giorno e per la programmazione dello svolgimento della seduta". Ha poi richiamato l'articolo 33: "Spetta al Sindaco, sentita la Conferenza dei Capigruppo, di stabilire, rettificare od integrare l'ordine del giorno con proprie autonome decisioni". La procedura non sarebbe stata rispettata e, al pari, non sarebbe stato rispettato il gruppo all'opposizione.
Il sindaco ha cercato di soprassedere, pensando che la polemica rientrasse. Ha sottolineato l'importanza di votare il punto, evitando di parlare dei richiami regolamentativi evidenziati da Orgoglio Osnago. Per Brivio la convocazione è stata fatta nei tempi prestabiliti. "Avevo anticipato nello scorso Consiglio che alcuni punti sarebbero stati rinviati per non sovraccaricare il lavoro di una segretaria supplente" ha aggiunto il primo cittadino.
La polemica si è fatta plateale con il capogruppo di minoranza che non si è trattenuto dal battere le mani sarcasticamente nei confronti di Progetto Osnago: "Prendiamo atto che i Regolamenti vengono interpretati dal sindaco e dalla maggioranza. Esiste un Regolamento, dice una cosa e voi fate quello che volete. Complimenti. I regolamenti valgono per gli altri, ma non per voi. Cercherò di capire se questo è legale o illegale" ha tuonato Riva. Il sindaco ha suggerito di badare di più alla sostanza ma, nel mettere ai voti, i consiglieri all'opposizione si sono rifiutati di esprimere un voto. La situazione ha destabilizzato l'andamento del Consiglio. Il Regolamento infatti non considera una casistica del genere. Il segretario Giovanni Balestra ha cercato di ricondurre il tutto all'interno delle procedure ammesse, suggerendo l'ipotesi di ricondurre l'azione della minoranza nella fattispecie della "questione pregiudiziale o sospensiva", in pratica per rinviare il punto.
Messo ai voti, il rinvio non ha trovato il voto favorevole di Progetto Osnago. Il primo ad alzarsi è stato Marco Riva. Il sindaco ha reagito lamentando alla minoranza l'incapacità di tenere una conversazione democratica. Per Orgoglio Osnago è intervenuta allora Emanuela Corneo. Ha ribadito le ragioni di rinviare un argomento, come consentito dal regolamento, dal momento che la maggioranza non aveva rispettato lo stesso regolamento. Per Corneo Progetto Osnago si è dimostrata essere una "maggioranza di potere". Ruggero Ripamonti ha rincarato: "Non capisco come potremmo restare a fare questo Consiglio comunale. Io non me la sento".
Il sindaco Paolo Brivio
Brivio ha tentato di scusarsi, ricordando che di norma comunica sempre alla capigruppo gli argomenti del Consiglio e che, nel caso specifico, gli argomenti fossero tutti noti. I quattro consiglieri all'opposizione non ne hanno voluto sapere, si sono alzati e si sono seduti tra il pubblico, dove c'erano "in trasferta" Mauro Sala e Roberta Riva del gruppo di minoranza di Lomagna. Il Consiglio comunale è proseguito in un'atmosfera surreale con il sindaco che si è affermato in un lungo monologo inframezzato di volta in volta dalle votazioni dei singoli punti. Unica eccezione per il rendiconto, in cui i vari assessori hanno illustrato sinteticamente le azioni messe in campo nell'anno passato.
M.P.