Calco, approvato il rendiconto: mai così basse le entrate per permessi di costruire

È stata l’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2021 il punto che ha interessato per larga parte il consiglio comunale di Calco di giovedì 26 maggio. A esporre i dati, il sindaco Stefano Motta. Al 1° gennaio 2021 il fondo cassa ammontava a 2.150.672,84 euro, al 31 dicembre 2021 invece a 1.418.322,63 euro. Presenti residui attivi per 1.816.000 euro circa e residui passivi per 1.726.811 euro. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre è stato dunque pari a 1.245.113,66 euro, tolti gli accantonamenti obbligatori previsti per legge, rimane un avanzo disponibile pari a 702.231 euro.
Entrando nel dettaglio delle entrate, per titolo primo (entrare correnti di natura tributarie) la previsione era pari a 2.90.000 euro, l’obiettivo è stato centrato al 100,53%. Per il titolo secondo (trasferimenti correnti) la previsione invece era di 201.000 euro, in questo casoil target è stato centro al 132 %. Per quanto riguarda le entrate extratributarie la previsione iniziale era di 430.000 euro, risultato raggiunto al 99,13%. Infine, per le entrate in conto capitale la previsione era di ottenere 349.000 euro: obiettivo centrato al 108%.


Secondo da destra il sindaco Stefano Motta

Nel corso del 2021 sono state accertate sanzioni amministrative per 76mila euro (riscossi solo 67mila euro). Hanno fruttato invece appena 60mila euro i premessi per costruire: l’entrata più bassa degli ultimi 30 anni. Per quanto riguarda il recupero dell’evasione, sono stati riscossi 18mila euro di IMU e 13mila euro per altri tributi, in particolare TASI.
Venendo alle spese, per quelle relative alla parte corrente la previsione iniziale era di 3.245.000 euro, in realtà il comune ha speso di più, poiché il rapporto percentuale è stato pari al 108%. Per quanto riguarda il titolo secondo la previsione iniziale era pari a 1.044.000 euro, ma le previsione definitive sono poi raddoppiate e il rapporto è stato pari al 214%.
Il comune continua ad avere la necessità di assumere personale, nonostante negli ultimi due anni il numero dei dipendenti sia passato da 12 a 15: comunque troppo pochi secondo la media ministeriale. La spesa 2011-2013 relativa al personale era stata pari a 706.517 euro (tetto massimo raggiungibile), nel 2021 la spesa personale è stata di 572.803 euro, dunque c’è un margine di oltre 100mila euro. Il comune di Calco inoltre rientra per quest’anno tra gli enti virtuosi, perché rispetta tutti i parametri ministeriali previsti, quindi volendo ha anche la possibilità di andare in deroga al tetto della spesa del personale. Nonostante tutto però gli ultimi tentativi di assunzione non sono andati a buon fine.
Astenuta la consigliera di minoranza Sonia Sigurtà al momento del voto.
E.Ma.
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