Merate: lo stagno di San Rocco è comunale. A quando l’avvio dei lavori di risanamento?


Mercoledì 11 maggio, dopo anni di trattativa, lo stagno di San Rocco è passato in gestione al comune di Merate, grazie a un comodato gratuito di durata 40 anni.


L'ex assessore Andrea Robbiani, titolare di ambiente e ecologia, aveva promesso che l'indomani avrebbe avviato l'opera di risanamento in tre fasi:

1) pulizia totale dello specchio d'acqua con asportazione di erbe acquatiche e canneto (Comitato civico permettendo);
2) pulizia del fondo artificiale, si ritiene in pietra, che chissà quanti rottami nasconde, con conseguente filtraggio delle, acque;
3) sistemazione del sentiero circumlacuale e delle aree circostanti già di proprietà pubblica grazie all'azione dell'assessore Procopio allo scopo di istituire un polo didattico-ricreativo.

La quarta misura, successiva, sarebbe stata la pulizia della Ruschetta fino alla foce del lago di Sartirana e la sistemazione del sentiero che a tratti già costeggia il torrente. Così senza grandi spese si sarebbe creato uno spazio naturale di sicura bellezza e fruibilità con la messa a dimora di piante di alto fusto già adulte per creare deliziose zone d'ombra attorno allo stagno.

Perché coniughiamo i verbi al condizionale? Perché Robbiani è stato privato delle deleghe e il suo sostituto Fabio Tamandi ancora non si è presentato né, tanto meno, ha presentato ciò che intende fare.

Non imiti chi opera ritenendo proprio il Comune e ciò che esso conserva, nomine e iniziative comprese. Il Comune ("communis" cioè di tutti) è un livello istituzionale aperto. La delega agli eletti non è in bianco. Dunque attendiamo da Tamandi indicazioni precise circa quanto vorrà attivare, speriamo, già dai prossimi giorni coinvolgendo un'azienda di manutenzione del verde pubblico.......!
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