Cernusco: Consulta Urbanistica insediata. Zardoni presidente e Lino Guglielmo vice


Riunione zero per la nuova Consulta Urbanistica di Cernusco Lombardone. La nomina dei componenti era avvenuta nell'ultimo Consiglio comunale. Si trattava ora di convocare la seduta di insediamento, che è avvenuta martedì 24 maggio. Nessuna sorpresa su chi far ricadere i ruoli di presidente e vice. Per acclamazione sono stati eletti all'unanimità rispettivamente Giovanni Zardoni e Angelo Guglielmo. Per Zardoni, in passato assessore all'Urbanistica e vice sindaco e attualmente coordinatore delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, si tratta di una riconferma, oltre che dell'esito di un patto non scritto con l'amministrazione comunale, stretto già da prima che essa salisse in carica. Corteggiata con intensità differenti da ambo gli schieramenti, la GEV non aveva ceduto al fascino né di una sua nuova candidatura né di un posto da assessore (o collaboratore) esterno. Zardoni ha preferito continuare il percorso più lineare sul solco dell'esperienza della Consulta, ricevendo la garanzia che questo organismo sia maggiormente ascoltato dall'amministrazione rispetto al passato.

In primo piano Giovanni Zardoni

Gian Battista Spada e Angelo Guglielmo

A frapporsi a questo piano si era messo inizialmente Lino Guglielmo, candidato non eletto del gruppo di minoranza e in precedenza membro della Consulta Urbanistica, sede in cui diversi erano stati i "siparietti" e gli scontri che lo hanno visto protagonista con Zardoni. Tra i due, nonostante le polemiche, va detto non sia mai venuto meno il rispetto personale. Punto da cui è ripartito negli scorsi mesi il contendente privilegiato Zardoni per ricucire gli strappi e tendere una mano a Guglielmo, proponendogli la vice presidenza e un "cambio di passo" nella modalità più dialogica con cui gestire le riunioni. Durante la riunione Zardoni ha promesso una co-gestione dei lavori della Consulta su tematiche specifiche su cui alcuni membri siano particolarmente preparati o sensibili.

Come segretario, è stato scelto all'unanimità Alberto Stucchi, ex della Consulta cugina, quella dell'Ecologia, persona equilibrata, ragionevole e al bisogno critica. Figura adatta dunque a fare anche da paciere qualora, per nostalgia dei tempi passati, presidente e vice dovessero tornare a beccarsi.

Alberto Stucchi e Roberta Cereda

Alessandro Gatti, Amedeo Rigamonti, Alessandro Gargantini, Erminio Gennari, Giovanni Zardoni, Gennaro Toto, Angelo Guglielmo, Alberto Stucchi, Alberto Fumagalli, Riccardo Bonanomi, Roberta Cereda, Ivan Ghidorzi, Giovanni Falletta, Luigi Mario Oldani

In questa tripartizione, si è avuta l'impressione che si siano fatti i conti senza l'oste con gli interventi degli ex amministratori di maggioranza. L'ex consigliere delegato all'Urbanistica Luigi Mario Oldani (che aveva cominciato il quinquennio proprio in Consulta e poi richiamato con una delega in Consiglio comunale dall'allora sindaca De Capitani) ha chiesto a Zardoni di specificare cosa intendesse dire quando ha parlato di riprendere in mano il tema del PGT. E poi l'ex assessore all'Ecologia Roberta Cereda ha espresso l'auspicio che la Consulta basi le proprie discussioni su dati di fatto, evitando pareri per sentito dire. Una strigliata d'orecchie fatta al sindaco Gennaro Toto che poco prima aveva fornito alcune informazioni sul project financing sull'illuminazione pubblica.

Zardoni si è abilmente svincolato dalle polemiche, innanzitutto lustrando l'apporto che gli ex amministratori potranno offrire alla Consulta, poi assicurando di verificare di volta in volta la fattibilità delle proposte con gli Uffici comunali. Zardoni si è invece tolto un sassolino sul tema del PGT, rivendicando che la precedente Consulta Urbanistica da lui diretta avesse ampiamente trattato la revisione del Piano di Governo del Territorio, ma ricordando che l'amministrazione avesse poi bocciato tutte le osservazioni della Consulta. Ripartire da lì, dunque, con la valutazione di riprendere la discussione sul PGT. Sarebbe tuttavia una terza versione nel giro di una manciata di anni, con la Variante n. 2 ancora in fase di approvazione definitiva. Il presidente ha indicato il Piano dei Servizi e il Piano Urbano del Traffico come argomenti su cui ragionare.

Il sindaco Gennaro Toto

Da parte del sindaco Gennaro Toto, che ha tenuto per sé le deleghe ai Lavori pubblici e all'Urbanistica, è arrivato l'augurio di buon lavoro alla Consulta. "È volontà di questa amministrazione il coinvolgimento della Consulta per una partecipazione più attiva" ha dichiarato il primo cittadino, indicando alcuni argomenti su cui il Comune vuole porre attenzione: il nuovo palazzetto dello sport presso il centro di via Lanfritto-Maggioni, la riqualificazione di piazza della Vittoria, il parchetto inclusivo. C'è poi la messa in sicurezza di via Spluga. Su questo punto Toto ha affermato: "È stato presentato un progetto in Provincia assieme al Comune di Merate che dovrebbe coniugarsi con la riqualificazione di via Verdi a Merate. Non essendo stata prevista su via Verdi una pista ciclopedonale, dovrebbe essere realizzata una serie di passaggi ciclabili nei tratti limitrofi". Il sindaco ha citato infine il project financing sovracomunale sull'illuminazione pubblica per cui ci sarebbero ancora margini per modificare il progetto. "Si è fermato per motivi tecnici e amministrativi. Abbiamo valutato l'ipotesi di abbandonare il progetto. Nella malaugurata ipotesi di continuarlo vorremmo migliorarlo. L'azienda si è dimostrata disponibile. Chi meglio della Consulta può consigliare dove intervenire per ulteriori nuovi installazioni e soluzioni più smart?" ha domandato retoricamente Toto. Il sindaco ha infine rilanciato che sono ben accette proposte autonome della Consulta.

I lavori della Consulta più "popolosa" cominceranno martedì prossimo, 31 maggio, con un brainstorming per un primo giro di sollecitazioni di tutti i 15 componenti.

M.P.
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