Verderio: Adda Academy, la grande realtà nel basket che in 3 anni ha bruciato le tappe
Una squadra composta dai fuoriusciti di altre società, una squadra di giovani amanti del basket a livello agonistico che, con dedizione e serietà, ha vinto il provinciale di Lecco e si è qualificata per il campionato gold, il livello più alto della categoria, per giocarsela con le squadre più forti della Lombardia, tutto nel 2019, il primo anno di nascita della società. Sembra la trama di un film, ma è la storia della Adda Academy, giovane squadra under16 di pallacanestro guidata dal presidente-allenatore Roberto Cecchini.
L'idea di creare una società di basket agonistico, che cioè possa competere con le più forti della regione, è nata dallo stesso Cecchini che, dopo aver allenato per anni le juniores di squadre di serie A, si è scontrato con la difficoltà di alcune compagini nel voler fare un salto di categoria dal dilettantistico. In questo modo però molti ragazzi si ritrovavano a non poter competere contro squadre di un livello superiore, per cercare di migliorare e vincere. Così, assieme a Fausto Degrada, delegato lecchese della FIP, Federazione Italiana Pallacanestro, Cecchini fonda la Adda Academy, con casa presso Verderio, grazie alla disponibilità data da Claudio Castelli. Successivamente nel 2021 è stata perfezionata una collaborazione con Bluorobica Bergamo, per lo sviluppo dei talenti sportivi.
"L’obiettivo ambizioso è quello di raccogliere tutte le eccellenze del territorio al fine di poter competere a livello agonistico con le migliori società lombarde. Il termine “eccellenza” non deve spaventare nessuno. Non si tratta di fare selezione mirata e discriminante. Lo scopo è quello di insegnare a ragazzi motivati il gioco della pallacanestro". A questo “invito” molti ragazzi, provenienti dalle provincie di Monza Brianza, Lecco e Bergamo, hanno risposto con la presenza ed il duro lavoro. Grande supporto è stato dato dai genitori dei ragazzi, presenti ad aiutare i figli ma sempre rispettosi delle scelte societarie nella logica di responsabilizzare i ragazzi, rendendoli consci del loro obiettivo e del lavoro da sviluppare per raggiungerlo, sia a livello sportivo che personale. "I ragazzi hanno sempre dimostrato una maturità ed un impegno notevoli e per questo vanno applauditi. Non hanno mai mollato, ma hanno sempre creduto nel progetto e nelle loro capacità". E' così che, guidati da un allenatore capace di motivarli mentalmente e allenarli a crescere, hanno raggiunto il campionato più alto di categoria nel 2020.
Campionato che, per colpa della pandemia, non si è giocato. Una dura battuta d'arresto che in altri casi e circostanze ha demoralizzato molti ragazzi. Ma non quelli di Verderio. Ogni possibilità è stata sfruttata per tenersi allenati e migliorare rendimento e prestazioni: da allenamenti all'aperto alle schede di lavoro personali, fino al poter giocare anche semplici amichevoli e tornei, spesso vinti. E' così che si è giunti ad oggi, con un gruppo pronto tecnicamente, fisicamente e mentalmente, guidato da un leader carismatico la cui ambizione, al competere con i più forti e vincere, è condivisa dai ragazzi. Ammessi nuovamente nel campionato gold l'Adda Academy ha raggiunto il secondo posto nel girone, determinando così la qualificazione ai playoff tra le 16 migliori squadre della regione. Pur essendo stati sconfitti da Desio, i ragazzi sono usciti a testa alta e sotto gli applausi, per aver dato tutto e aver realizzato il loro sogno di riuscire a competere a livelli alti.
"La società – conclude Cecchini - è ancora molto giovane, considerando anche gli anni di pandemia quasi totalmente persi, e per ora si vuole dedicare tutto il tempo disponibile al miglioramento della squadra. Nel futuro abbiamo in programma l'espansione della squadra, anche in altre palestre, o quantomeno proporre basket d'eccellenza in diverse località oltre a corsi per i più giovani, anche nelle scuole. Tutto senza voler essere presuntuosi e togliere importanza a società che mantengono un'idea di basket a livello dilettantistico. Sono riuscito a raggiungere un obiettivo formidabile senza reclutare giocatori scelti, ma chiamando tutti i fuoriusciti che volevano mettersi in gioco e lavorare duramente per vincere. Il segreto sta tutto nel rompere la diga mentale dell'insicurezza e dire ai ragazzi quello che possono diventare, con il sostegno successivo del lavoro fisico e tecnico. Per questo devo ringraziare i miei giocatori, che hanno dimostrato, a loro stessi prima che agli altri, quanto valgono e trascritto sul campo, e con i traguardi, la favola della storia di questa società"
M.Pen.