Parco Curone: per lo studio sulla viabilità incontro con Debernardi. Stop alle navette

Foto di repertorio
Le navette del Parco del Curone per questo periodo primaverile si sono rivelate un flop. Scarsissima l'adesione al servizio, seppur gratuito per gli utenti, che partiva dalla stazione ferroviaria di Cernusco Lombardone e arrivava alla Località Fornace di La Valletta Brianza. Per questo il Parco si è visto costretto a interrompere anzitempo la sperimentazione con il costo messo a bilancio di 12 mila euro che si è ridotto a un quinto. Il servizio era inquadrato all'interno di una più ampia azione volta a ridurre la percorrenza delle auto nelle zone a più forte afflusso turistico, con una serie di chiusure al transito concordate tra i Comuni maggiormente esposti alla problematica viabilistica. È tuttavia plausibile che un nuovo tentativo dei pulmini del Parco sarà proposto ad autunno, stagione più mite e caratterizzata dalla raccolta delle castagne.

Nel frattempo è stato individuato il professionista incaricato di estendere lo studio sulla viabilità generale per tentare di tarare i passaggi dalle porte di ingresso al Parco del Curone. Sarà l'osnaghese Andrea Debernardi, autore del Piano Urbano del Traffico di diversi Comuni della zona, tra cui Merate, Lomagna e Osnago. Il primo incontro preliminare tra l'ing. Debernardi e i Comuni coinvolti è avvenuto mercoledì scorso. Gli amministratori hanno illustrato le criticità e hanno esposto cosa stanno facendo, tra divieti e installazioni di telecamere.

Dallo studio, atteso per il prossimo autunno, dovrebbe emergere anche un'indicazione su dove creare un'area di sosta aggiuntiva, presumibilmente a Olgiate Molgora. Al momento tuttavia la ricerca di collaborazione con i privati proprietari di terreni adatti alla realizzazione di parcheggi non è stata fruttuosa: "Abbiamo registrato la totale indisponibilità da parte delle proprietà per vendere delle aree" ha dichiarato il presidente del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone Marco Molgora. Intanto domenica le GEV hanno scandagliato le aree di sosta già presenti per avere contezza esatta dei posti a disposizione.

Parallelamente l'Ente Parco ha stabilito in che misura ripartire i 250 mila euro di fondi regionali in arrivo. 120 mila euro serviranno per rinnovare l'impianto di riscaldamento del centro visite di Cascina Butto, per installare dei pannelli fotovoltaici a terra, sulla platea di circa 100 mq presente in cima alla collinetta, sempre a Cascina Butto [sono in corso le interlocuzioni tra la Soprintendenza e il Parco per ottenere i permessi, ndr], oltre ad altri interventi di sistemazione del medesimo edificio. La restante quota di 130 mila euro si inserisce proprio nel discorso dei parcheggi. Servirebbe infatti per acquistare aree destinate alla sosta. Entro agosto dovrebbero però essere pronti gli studi di fattibilità dei progetti di riqualificazioni e la garanzia di aver raggiunto degli accordi con i proprietari dei terreni dove realizzare i parcheggi.

M.P.
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