Santa Maria: dopo 7 anni la condanna per la morte in incidente di Ernesto Mozzanica
Ernesto Mozzanica
Condannato al risarcimento dei danni anche l'Ufficio Centrale Italiano in quanto il veicolo condotto dall'imputato era di proprietà di una società francese e assicurato con una compagnia estera.
L'incidente mortale si era consumato all'alba del 22 ottobre 2015, Ernesto Mozzanica si trovava alla guida di un Fiat Ducato e stava percorrendo l'autostrada A4 tra il casello di Verona est e quello di Soave, in direzione Venezia/San Bonifacio. 56 anni, originario di Olgiate ma residente a Santa Maria era titolare di una azienda di installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell'aria con sede a Scagnello (Calco).
Quella mattina il veicolo che conduceva era entrato in contatto con un altro furgone che lo aveva "spinto" sulla corsia di emergenza, proprio nel tratto dove si trovava fermo un autoarticolato.
Il Ducato di Mozzanica si era schiantato contro la parte retrostante del mezzo, con il pianale che aveva sfondato l'abitacolo schiacciando Mozzanica e uccidendolo sul colpo.
Sostanzialmente illesi gli altri due coinvolti.
Era così partito il procedimento penale a carico sia del conducente del primo veicolo la cui posizione era stata poi archiviata nel 2017, che dell'autista del mezzo che si era fermato a dormire sulla corsia di emergenza. Contro di lui la tesi della difesa che ha sempre sostenuto la responsabilità per la morte di Mozzanica (opposta a quella del PM che ha sempre sostenuto la legittima sosta del mezzo): se l'autoarticolato non fosse stato in sosta sulla corsia di emergenza, dove in realtà non avrebbe dovuto essere, la tragedia non si sarebbe consumata.
Tesi questa a cui si è allineato il giudice procedendo con la condanna a un anno per l'autista (incensurato) e al risarcimento dei danni in favore degli eredi.