Il mastrogiardiniere/14: il taglio delle siepi attraverso l'arte topiaria italiana

Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.


Buongiorno,
volevo parlarvi del tipico stile italiano di tagliare le siepi, chiamato: ARTE TOPIARIA; conosciuto da molto tempo, da quando nel Rinascimento si nota una spiccata passione per l'ars topiaria all'interno delle ville dei Re e nobili, per esaltarne il rango.

L'evoluzione, anche culturale, porterà la creazione di giardini attentamente curati, con forme geometriche e potature rigide e precise: nasce così l'architettura vegetale, dove minerali e vegetali sono usati allo stesso modo, al servizio dell'uomo. Questo lo notate quando visitate le ville antiche sparse in tutta Italia, in cui sono presenti le tipiche siepi squadrate e arbusti potati a regola d'arte in forma geometrica.



Ma quando posso intervenire per potare le mie siepi e arbusti con questo stile tipicamente geometrico?

Se si è così esigenti di avere le piante e le siepi nel vostro giardino sempre in ordine, si potrebbe intervenire o a fine maggio/ inizio giugno, oppure se le vogliamo per più lungo tempo squadrate, bisogna potarle a fine settembre, perché le piante cominciano in quel periodo a frenare la vegetazione per entrare a breve nel riposo vegetativo, fino a marzo circa, senza sviluppare nuova vegetazione. Il periodo di aprile è adatto per fare potature più drastiche, se si vuole stringere la siepe, che è cresciuta tanto durante gli anni, perché ha un buon potere rigenerativo per recuperare il fogliame che è stato energicamente tolto. Bisogna fare attenzione ad alcune regole per non rischiare di rovinare l'aspetto del fogliame che lasciamo delle siepi appena tagliate.



Temperatura (caldo o freddo) - L'insolazione (sole diretto)

Non bisognerebbe fare interventi di potatura, se non necessari, quando le temperature sono eccessivamente calde, come stanno anticipamene iniziando in questo periodo, per non rischiare bruciature del fogliame, per eccessivo caldo o freddo se fossimo nel periodo invernale. Anche l'insolazione (sole diretto) non necessariamente legata al caldo è pericolosa. Il motivo per cui il fogliame rischia «bruciature» e di perdere nei casi più estremi, parte delle stesse foglie, è quando vengono esposte le parti verdi all'improvviso, causa la potatura, che fino a prima erano protette dalla vegetazione sovrastante, come rami e foglie della stessa pianta. Esponendo così il fogliame, che non era abituato, a un eccessivo caldo e troppa insolazione. Questo succede a noi, ad esempio, quando andiamo al mare e ci mettiamo in costume per prendere il sole senza essere mai stati gradualmente esposti prima al sole. Io cerco di intervenire quando so che subito dopo la potatura per tre quattro giorni ci sono perturbazioni che mitigano insolazione così da far abituare le foglie al sole.



Non esagerare con la potatura delle conifere

Le conifere hanno generalmente una forma e un portamento che non si potrebbe modificare radicalmente con una eccessiva potatura esponendo i rami e lasciarli senza le foglie. Le conifere in particolare hanno gemme a scarso potere rigenerativo per cui drastici interventi di potatura, oltre a rovinarne l'aspetto naturale, le danneggiano anche nel vigore, portandole quasi sempre a una lenta agonia perché i rami avendo le gemme a scarso potere rigenerativo non riescono a recuperare la vegetazione mancante. Attenzione utilizzate attrezzature ben affilate perché avendo il fogliame molto piccolo sono difficili da tagliare. La potatura estiva/verde è anche utile per le piante troppo vigorose, è indicata come potatura per il contenimento, la formazione e l'allevamento degli alberi, nel mese di giugno durante la fase di lignificazione. I tagli eseguiti in questo periodo si cicatrizzano più velocemente, ma occorre usare molta attenzione perché il minimo urto involontario con scale, attrezzi, possono lacerare la corteccia, producendo grosse ferite. Attenzione al solleone, se c'è un'eccessiva insolazione è meglio non intervenire con questa potatura.
Risponderò alle domande che mi avete fatto, la prossima settima! E con questo... buon'arte topiaria a tutti!


Il Mastro giardiniere


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