Merate incontra l'autore/7: ''La verità è una cosa liquida'', primo libro di Letizia Dorinzi

"Così come i liquidi si adattano ai recipienti in cui sono contenuti, allo stesso modo ogni persona plasma la propria verità". È questa la descrizione che dà Letizia Dorinzi al suo libro d'esordio "La verità è una cosa liquida", edito di Placebook Publishing, in un dialogo di approccio all'opera assieme a Norma Maggioni.

Norma Maggioni e Letizia Dorinzi

Nata nel '75 da sempre appassionata del viaggio e della scoperta di luoghi nuovi, ha scritto per una rivista di viaggi e ha aperto un blog intitolato "Incinqueconlavaligia". Molti sono i tratti autobiografici inseriti nel testo, quali: il rapporto con la nonna, il cui nome è stato affidato dall'autrice alla protagonista Amelia; l'amore per il territorio, riconducibile alla terra natia, le Marche; e il tema più pesante del libro, ovvero quello dell'aborto e del susseguirsi di stati d'animo.

Amelia è infatti una ragazza che subisce un aborto spontaneo e che, da una vita felice ed invidiata da molti, crolla in un passato abitato da vecchi fantasmi e problemi irrisolti, che questa volta dovrà affrontare. In particolare, crede che la perdita del figlio sia una punizione divina per aver già abortito in giovinezza. Molti sono i comportamenti intrapresi dalle donne, in seguito alla perdita di un figlio, ma in ogni caso c'è da affrontare un momento di autolesionismo psicologico, additando la colpa a se stesse. Questo perché le donne, differentemente dagli uomini, vivono un legame lungo e profondo emotivamente con il bambino, impossibile da dimenticare o rimpiazzare semplicemente con frasi del tipo "c'è sempre tempo per farne altri". Tuttavia l'autrice non si rispecchia in Amelia per come ha affrontato la perdita, perché non si è fatta aiutare e non ha cercato di affrontare con lucidità l'enorme peso, ma ha scelto di abbandonarsi alla solitudine e alla paura.

Così come Amelia, l'autrice definisce tutti i personaggi presenti nell'opera come impossibili da ritrovarcisi, come lettori. Questo è dovuto ad una caratterizzazione dettagliata e complessa dei personaggi, che impedisce di potersi schierare. La stessa complessità di punti di vista, esperienze personali e carattere genera verità totalmente opposte, impedendo di giungere ad una certezza, visto anche il finale irrisolto. Questo perché, come da titolo, la verità è unica per ogni persona e deve diventare fonte di dialogo e confronto e non di conflitti.

Il prossimo incontro sarà sabato 21 maggio sempre alle 16.30 in bliblioteca con Stefania Santarell e ''I ricordi dell'acqua''.

M.Pen.
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