Mandic: in ''Pneumologia'' un master di 2°livello in alta formazione e nuovi strumenti

"È una visione sempre più multidisciplinare quella che vuole assumere l'ospedale Mandic di Merate, con l'obiettivo di attivare percorsi di presa in carico trasversali che possano rispondere adeguatamente ai bisogni dei pazienti".
Introduce così la dr.ssa Valentina Bettamio, direttore medico del Presidio Meratese, ed è sull'onda di questa evoluzione generale che alcuni reparti si stanno espandendo, come quello di Pneumologia (parte dell'Istituto Scientifico INRCA e inserito nella rete formativa della Scuola di Specializzazione delle malattie dell'Apparato Respiratorio dell'Università Bicocca) dove sono in fase di arrivo nuovissime apparecchiature.

Il dottor Daniele Colombo e la dottoressa Valentina Bettamio

Recentemente infatti in reparto è approdato l'EBUS, videobroncoscopio che, a differenza di quello tradizionale, è dotato di una sonda ecografica che permette di vedere i diversi strati della parete bronchiale, visualizzare le strutture al di fuori di trachea e bronchi (linfonodi, vasi, mediastino, polmone, cuore, esofago) e, grazie alla guida ecografica, prelevare dei campioni di tessuto (biopsie) di neoformazioni sospette. Sono poi in rampa di lancio una sonda radiale che, grazie alle sue piccole dimensioni, permetterà di eseguire biopsie in lesioni periferiche sospette e infine un fibroscopio rigido e una criosonda, metodica questa altamente innovativa che consentirà il prelievo a scopo diagnostico di tessuto polmonare, evitando interventi chirurgici molto invasivi
"Si tratta di apparecchiature estremamente all'avanguardia" ha detto il dottor Daniele Colombo, primario del reparto, che giovedì 12 e venerdì 13 maggio ha ospitato nell'aula scientifica del Mandic il Master di secondo livello in "Alta formazione e qualificazione in cure palliative" con 30 medici dell'Università Statale di Milano che hanno seguito le lezioni. In particolare, il modulo del Master che ha visto coinvolto il dottor Colombo riguarda le cure palliative nel paziente con grave insufficienza respiratoria. "Ci siamo occupati della parte teorica, poi hanno fatto seguito le esercitazioni con i ventilatori". A supportare il dottor Colombo sono stati presenti i medici della sua équipe, tre terapisti respiratori e la coordinatrice che ha trattato la gestione domiciliare del paziente complesso tracheostomizzato, ventilato e alimentato tramite sonda gastrica. Molto spesso i pazienti curati in questo modo sono affetti da sclerosi laterale amiotrofica o malattie neuromuscolari avanzate.
Si tratta della prima volta che l'ospedale Mandic ospita per due giornate un modulo del Master universitario di Milano, in precedenza accolti presso il centro INRCA di Casatenovo.
Per lo sviluppo e la crescita del Presidio, ha precisato la dr.ssa Valentina Bettamio, è altresì fondamentale la sinergia tra i reparti ospedalieri e le Scuole di Specializzazione universitarie, che prevede l'arrivo di medici tirocinanti in tutte le Unità Operative.
E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.