Lomagna: Imu, Tari, Irpef in su per le maggiori spese correnti

Crescono le entrate tributarie a Lomagna. Ai cittadini e a certe categorie di imprese viene chiesto un maggiore sforzo per far fronte alle maggiori spese di natura corrente. Nel Consiglio comunale aperto, cioè con possibilità per il pubblico presente di intervenire e rivolgere domande agli amministratori locali, è stato presentato il bilancio di previsione, martedì 10 maggio. Dall'illustrazione dell'assessore Pierangelo Manganini è emerso che nelle casse del Comune nel triennio sta progressivamente entrando maggiore liquidità dalle tasse dei cittadini. Dal rendiconto del 2020 alle previsioni del 2022 lo scarto è di ben 357.356 euro. Le entrate tributarie del 2020 erano state accertate in 2.451.472 euro. L'assestato del 2021 riporta alla medesima voce 2.645.124 euro, mentre nel bilancio di previsione 2022 vengono prospettati 2.808.828 euro.

La progressione si nota per l'addizionale IRPEF: 632.467 euro, 752.344 euro, 796.153 euro. Quest'ultima crescita non dipende tuttavia da una modifica dell'aliquota fissa, che viene confermata allo 0,80 ‰. Storia diversa per l'IMU per cui nel 2021 l'aliquota era passata dallo 0,90 allo 0,95% per gli immobili ad uso produttivo (Categoria D). Ciò era valso un +50 mila euro circa. Inoltre il maggior gettito di tale imposta aveva comportato una maggiore entrata di ulteriori 82 mila euro. Dunque le entrate per l'IMU nel 2020 erano state di 650.545 euro, per poi toccare i 782.942 euro nel 2021. Nel 2022 il Comune punta ad arrivare fino a 870.609 euro. Come? Alzando ulteriormente l'aliquota per gli altri fabbricati Categoria D e le aree edificabili: dallo 0,95 al 10%. L'assessore Manganini ha osservato che comunque le imprese industriali possono godere della totale deducibilità di tale imposta.

 

Pierangelo Manganini

Su questo punto è intervenuto il cittadino Carlo Cereda, che ha commentato: "C'è una battaglia politica a livello nazionale per non aumentare le tasse e qui ci troviamo questo aumento che noi cittadini subiamo". In risposta il vice sindaco Stefano Fumagalli - che ha sostituito per una sera Cristina Citterio, in isolamento - ha replicato: "La scelta sull'IMU non è stata semplice ed è difficile da presentare stasera. Le spese correnti sono aumentate, di conseguenza per non andare in negativo è stato necessario inserire questo aumento". Un concetto ribadito dall'assessore al Bilancio. "Non è stata una decisione presa a cuor leggero. Proveniamo da una situazione in cui per due anni si è un po' bloccato tutto. Nel 2022 si riparte con una serie di emergenze in più, come quella energetica. Nel bilancio di previsione non è ancora contenuto il peso di tutte queste cose - ha sostenuto Manganini - Il primo intervento di incrementare l'IMU è per pareggiare le emergenze principali". L'assessore ha ricordato l'aumento dei costi sul sociale, per arrivare dunque alla conclusione finale: "Non abbiamo capacità di manovra".

Dal pubblico sul tema delle tasse ha posto l'accento anche Roberta Riva [canditasi alle ultime elezioni con il gruppo di minoranza, ndr], che ha domandato se non sia possibile ridurre l'aliquota dell'addizionale IRPEF. Ma l'assessore ha ribadito l'impossibilità di agire in tal senso, affermando che il bilancio si trova in una situazione di sofferenza. L'auspicio è che effettivamente arrivino delle risorse statali ai Comuni per fronteggiare i rincari energetici.

M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.