Merate: Fabio Tamandi papabile alla carica di assessore all’ecologia al posto di Robbiani
Fabio Tamandi
Cade così l'ipotesi migliore, quella di Andrea Valli, già assessore all'urbanistica proprio con Robbiani e Panzeri tra il 2009 e il 2014 e consigliere di minoranza dal 2014 al 2017, quando poi si dimise per fare posto al primo dei non eletti, lo stesso Robbiani. L'avvocato e architetto Valli ha tutti i numeri e le carte in regola per assumere l'assessorato esterno all'urbanistica, alla vigilia del varo del secondo piano di governo del territorio (PGT) essendo l'autore del primo. Ciò avrebbe consentito lo spostamento della delega all'ambiente e ecologia a Giuseppe Procopio, assegnando così, proprio a lui che ha saputo condurre in porto l'acquisizione di San Rocco, i lavori di bonifica dello stagno artificiale e dell'area circostante. Ma il Sindaco ha deciso diversamente. La nomina a assessore deve restare all'interno del gruppo PiùProspettiva. Ieri ne ha parlato con alcuni leghisti della sezione per un breve confronto. E entro stasera la carta dovrebbe essere scoperta.
Fabio Tamandi, civico per tradizione e affermazione, è l'indiziato principale. In Consiglio anche lui da 13 anni, sempre sui banchi della maggioranza ma per lo più silente, ora reclama il suo posto al sole. Peraltro, seppure con idee piuttosto diverse - simili a quelle di Perego del centrosinistra - ha una competenza non troppo distante da quella di Andrea Robbiani ed è anche membro della comunità del Parco del Curone che, in prospettiva, dovrebbe diventare il gestore della riserva Lago di Sartirana. Lui, Tamandi, freme per ottenere la carica scavalcando l'altro candidato Alessandro Vanotti che vanta una laurea in architettura e, soprattutto, una lunga militanza nella Lega. Se come tutto lascia pensare Panzeri nominerà Tamandi, in Giunta resta soltanto Franca Maggioni in quota al Carroccio, oltre al primo cittadino. Civici di area centrodestra - ma non leghisti - sono Fiorenza Albani e Giuseppe Procopio mentre in quota Forza Italia c'è solo Alfredo Casaletto. Sul quale - ma lui nega, credibilmente - circolo insistenti voci di un prossimo passaggio alla Lega. Seguendo le orme del suo sodale Mauro Piazza.