Cernusco: mostra del progetto ''STEAM Connessi con il cielo'' all'istituto comprensivo



Una nuova edizione del progetto STEAM con grandi novità per l'Istituto comprensivo "A. Bonfanti A. Valagussa" di Cernusco Lombardone, in collaborazione con Confindustria Lecco-Sondrio, Federchimica, l'azienda INTERGEN di Lomagna, il planetario di Lecco, l'osservatorio di Merate e l'osservatorio di Sormano. L'iniziativa a cui l'IC ha aderito consiste nell'avvicinare gli studenti alle discipline di scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica, attraverso una serie di attività coinvolgenti e stimolanti all'educazione. Grande novità è stata l'introduzione, rispetto agli anni passati, dell'Arte come oggetto di lavoro e studio, perché anche la creatività è fondamentale in ogni ambito, nella risoluzione di problemi.

Se l'anno scorso era stato approfondito il tema della cellula, quest'anno si è puntato in grande prendendo come tema lo spazio, da qui il titolo "STEAM. Connessi con il cielo". "Connessi con il cielo allarga lo sguardo dalle aule al cielo, apre la porta delle classi, delle scuole coinvolte. In questi anni in cui l'interazione è stata forzatamente limitata, ci consente di incontrare, di lavorare con e per altri alunni ed alunne riattivando manualità e fornendo un forte innesco per l'apprendimento e lo sviluppo di nuove abilità, conoscenze, competenze. E' un progetto fortemente inclusivo in quanto consente di esprimersi attraverso i canali più congeniali al singolo, valorizzando i talenti di ognuno e superando difficoltà di ogni grado" ha spiegato la dirigente scolastica Francesca Anna Maria Alesci. A differenza dell'anno scorso, quando il progetto aveva interessato unicamente la secondaria di primo grado "Verga" di Cernusco, quest'anno la progettualità è stata estesa a tutto il Comprensivo: dall'infanzia di Montevecchia alle quattro primarie di Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia ed Osnago, fino appunto alla scuola media, per riuscire a creare un legame d'unione tra gli studenti dei vari istituti, ordini e gradi, così da collaborare alla creazione di sempre più numerosi progetti.

I sindaci ed assessori dei Comuni si sono congratulati con i ragazzi per il loro impegno e per la realizzazione dei video, foto, disegni, manufatti, studi ed approfondimenti. Hanno augurato a tutti un futuro pieno di soddisfazioni e altri progetti, ponendo anche l'accento sull'importanza di un lavoro scolastico educativo che vada ad unire tutti gli studenti, prevaricando le difficoltà singole, in modo da approcciarsi alle materie in modo serio ma anche stimolante, andando a creare l'idea che le discipline scientifiche non siano noiose, ma necessarie allo sviluppo e al bene comune.

 

I lavori sono stati eseguiti da 892 studenti, con il supporto di 110 docenti, e divisi in fasi legate al grado di scuola coinvolto. La scuola d'infanzia ha avuto il compito di osservare il cielo e formulare domande da porre ai più grandi delle scuole primarie e secondarie coinvolte; la scuola primaria ha risposto alle domande fatte tramite la realizzazione di opere, modellini ed esercitazioni riguardanti il sistema solare; la scuola secondaria di primo grado ha raccolto nozioni, realizzato esercitazioni, esperimenti ed opere d'arte per raccontare la storia della conquista dello spazio ai più piccoli, raccontando anche vita ed imprese dell'astronauta Samantha Cristoforetti. Oltre a lavori manuali eseguiti nell'ambiente scolastico, agli studenti è stata data la possibilità di visitare i vari osservatori aderenti all'iniziativa. Inoltre gli studenti e i loro genitori potranno osservare la maestosità dello spazio insieme a degli esperti in materia presso Cascina Butto a Montevecchia, nei pressi della sede del Parco del Curone. Per i giorni 12 e 13 maggio la scuola ha deciso di aprire i battenti ai ragazzi delle quinte primarie, che potranno visitare il plesso e i suoi laboratori e conoscere le numerose attività, progetti e iniziative che si svolgono ogni anno, accompagnati dai loro futuri professori.

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Prima di dare il via alla mostra, la coordinatrice Emanuela Scotti, dopo aver ringraziato le coordinatrici, di primaria ed infanzia, Monica Pino e Marta Ravasi, si è detta soddisfatta del progetto perché si è venuta a creare una forte educazione "in verticale" tra i vari gradi ed i docenti, da vero istituto comprensivo. Ha concluso poi: "Lavorare per condividere conoscenze e competenze con altri, soprattutto per i più piccoli, genera entusiasmo e voglia di fare. L'apprendimento diviene così un canale attraverso cui non solo si impara ma che consente di trasmettere quello che si è acquisito".

M. Pen.
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