Cernusco: alla Messa in ricordo del piccolo Gioele cantano i suoi compagni di scuola


È stata una cerimonia semplice quella che si è svolta ieri sera, martedì 10 maggio, nella chiesa di san Dionigi, a Cernusco Lombardone. Il significato della Messa era però molto importante: commemorare la morte improvvisa e prematura del piccolo Gioele Petza, vittima lo scorso maggio, a soli 7 anni, di un tragico incidente stradale mentre si trovava con la mamma e la sorella nelle vicinanze della caserma dei vigili del fuoco di Merate.

Presente la famiglia Petza, i parenti e insieme a loro anche tanti compagni di scuola di Gioele che sono stati invitati a partecipare alla funzione per cantare i brani religiosi. Proprio da loro, infatti, sono state riempite le prime file all'interno della chiesa. Tante anche le persone presenti, che una volta completati i posti a sedere, hanno seguito la messa nel cortile esterno all'edificio. "Di fronte al dolore del passato, alle preoccupazioni del futuro e ai desideri del presente - ha esordito il parroco don Alfredo Maggioni - chiediamo a Maria di saper leggere all'interno delle nostre coscienze e comprendere i nostri desideri".



Nel corso dell'omelia, don Alfredo, ha dato risposta alla domanda: il Signore Dio si occupa della vita degli uomini? Riprendendo la lettura prima del Vangelo ha affermato, "Se un uomo cerca, si dà da fare nel raggiungere la dimensione spirituale, Dio entra nella sua vita e gli mostra la strada del bene. Il problema è che, essendoci la libera scelta, non tutti gli uomini decidono di ascoltarlo".

Rivolgendosi quindi agli adulti ha invitato a "educare i piccoli a questa dimensione spirituale, profonda, a spiegare il senso delle cose, imparare dai tormenti del passato e da quello che accadrà nel futuro". Il canto finale "Resta qui con noi" ha chiuso la celebrazione accompagnato dalle voci e dal battito di mani dei piccoli amici di Gioele.
F.Fu.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.