Merate: tra due settimane apre il cantiere di via Verdi. Forti disagi per gli operatori Fine lavori, ottobre 2023. L’incognita Enel
Ma fino ad allora i disagi saranno davvero notevoli. Per i residenti, per gli automobilisti in transito e, soprattutto, per tutte le attività economiche che si affacciano sull'arteria a sud della città.
Il primo blocco dei lavori riguarderà l'area tra il nido e la materna con la sistemazione dell'intera zona a parcheggio e la predisposizione delle due rotatorie che andranno a sostituire i semafori. Due lavori importanti per la forma stessa che si è dovuto dare al manufatto stante la scarsità di spazio a disposizione. I progettisti rassicurano che non ci saranno problemi per automezzi pesanti e autobus, ma qualche dubbio rimane.
Gli espropri sono stati completati tutti con trattativa bonaria con una spesa di circa 80mila euro compresi frazionamenti e atti notarili.
Il lavoro principale, i cui tempi di realizzazione rendono incerto l'intero cronoprogramma, è quello dell'interramento della linea elettrica e il successivo allacciamento a ogni singola utenza. Si tratta di un lungo lavoro che prevede la rimozione del manto stradale, gli scavi, la messa a terra delle tubazioni, l'inserimento nelle medesime dei cavi che ora corrono sui pali. La struttura dell'Enel provvederà a questi lavori.
E' possibile che entrino in azione due squadre distinte - una dovrebbe essere la Pozzi impresa edile - per snellire il lavoro sulle intersezioni. Tuttavia è evidente che il traffico dovrà essere deviato su altre strade andando a ingolfare il centro città e la provinciale.
Non è dato sapere - lo abbiamo chiesto al Sindaco e al suo Vice ma senza ottenere risposte - se sono previsti indennizzi per tutte quelle attività commerciali che subiranno inevitabili gravi danni a causa della chiusura della strada per un periodo così lungo.
Il costo complessivo dell'opera a base d'asta è di 3.935.000 euro di cui 1.4 milioni di contributo regionale. L'impresa Mezzanzanica ha praticato un ribasso del 30.18% sulla quota di competenza di 2.545.366,83 aggiudicandosi quindi i lavori a 1.811.682,90. L'impresa di Parabiago, attiva dal 1968, ha fortemente risentito della crisi dell'edilizia dovuta alla pandemia tanto che, secondo quanto riportato da www.reportaziende.it, nel 2020 ha subìto un calo del fatturato di oltre il 55% passando da 8,8 milioni del 2018 a 4 milioni del 2020 con una perdita di 383mila euro. Gli altri costi sono rappresentati da: spese tecniche per 83mila euro - adeguamento impianti tecnologici per 160mila euro - impianto di illuminazione, videosorveglianza WiFi di Enel per 525mila euro.
L'idea di riqualificare via Verdi risale a diverse consigliature fa. Ma altre priorità e poi i vincoli connessi ai patti di stabilità ne hanno sempre posticipato l'avvio. Nel 2016 su spinta di Alfredo Casaletto, allora residente e con ufficio legale proprio in via Verdi e di Giuseppe Procopio, assessore, fu lanciato un concorso di idee. Successivamente si è formato un comitato con presidente Giuseppe Papaleo che oltre a sensibilizzare le Amministrazioni Massironi e Panzeri affinché avviassero le procedure organizza anche molti eventi di quartiere, apprezzati dai residenti.