Se cento ore vi sembran poche II parte

Gentile Direttore,
Siamo circa all'ottantesimo giorno di guerra, una guerra di aggressione, vile, sporca come tutte le guerre. le anime belle anche a sinistra pensando di aiutare la "resistenza" ucraina condivisero la scelta di inviare armi, convinti, forse, che bastassero alcuni fuciletti e due bombette da fuochi artificiali. Il massiccio invio di armi da parte di UE e USA ha di fatto intensificato le stragi di civili, Putin e Zelensky non intendono giungere a nessun compromesso, aiutandosi con la becera propaganda.

L'ineffabile Ministro della "difesa" Guerini omen nomen, infiltrato renziano nel PD ha spiegato che il Governo invierà all'Ucraina armi più potenti, non di offesa ma di difesa, ma cos'è Judo?
Solo gli ingenui potevano credere alla favoletta delle armi inviate in aiuto del popolo ucraino, si tratta di una guerra per procura promossa da Sleepy Joe per espandere il controllo, abbaiare ai confini russi (cit. Papa Francesco) nonché far dimenticare alla sua gente la totale incapacità di governare in vista delle prossime elezioni di medio termine.

Di fatto Biden ha affidato una procura speciale agli stati d'Europa, atta a combattere in suo nome la Russia di Putin, a sostenere questa persino banale verità si rischia di passare per putiniani, il bombardamento mediatico, oltre cento ore giornaliere, viene assorbito ormai inconsapevolmente dai nostri connazionali.
Ma per fortuna abbiamo il Copasir, ente di controllo dei Servizi segreti, che anziché indirizzare le ricerche e l'arresto dei torturatori assassini di Giulio Regeni oltre a vigilare sulla sicurezza nazionale, pensa al palinsesto delle reti televisive, vorrebbero proibire ai giornalisti di intervistare i colleghi russi, quelli ucraini si può, abbiamo superato il grottesco.

Credo che sia indispensabile che i giornalisti intervistino personaggi scomodi e pericolosi, ricordo le interviste di Enzo Biagi a Sindona, a Patrizio Peci, a moltissimi personaggi pericolosi, si narra che Kissinger Re dei guerrafondai tremava all'idea di un intervista con Oriana Fallaci.

In una delle reti berlusconiane è andato in onda un comizio del Ministro degli esteri russo, mi chiedo per quale motivo la presunta intervista non sia stata assegnata ai big dell'informazione Mediaset come come Porro, Giordano, Del Debbio, giornalisti ultra faziosi ma di media professionalità, sia ripiegato per un semisconosciuto Brindisi, che dopo un silenzio tombale ha augurato il Buon lavoro al suo quasi interlocutore, direttive da Arcore?
Purtroppo passeranno anni prima di vedere la fine di questo massacro, poi via al business della ricostruzione.

Grazie per l'attenzione,

Fulvio Magni
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