La questione Robbiani e la simpatia
Direttore, mi riferisco al tuo editoriale "la dialettica politica non giustifica la critica spocchiosa".
Grazie al lavoro dell'ormai ex assessore all'innovazione tecnologica le riunioni del consiglio comunale di Merate si possono riascoltare sul canale YouTube. Questo ha permesso ai meratesi di usufruire di un servizio di cui gli abitanti di altri piccoli comuni del circondario meratese usufruivano da tempo.
Sono andato a risentire la registrazione, dopo un'ora e 55 minuti circa si può ascoltare l'intervento di Roberto Perego e la reazione di Andrea Robbiani.
Io sono stato consigliere comunale nel gruppo di maggioranza ai tempi della giunta Batista Albani, mi ricordo bene i toni degli interventi di Andrea Robbiani dai banchi dell'opposizione. Peccato che a quei tempi non esisteva YouTube, e non possiamo riascoltarli dal vivo. Roberto, al confronto dell'Andrea di quei tempi, potrebbe essere definito una educanda.
Nessuno degli assessori di quella giunta, Tino Passoni, Mimmo Cavana, Marcello Toma, Luigi Mantegazza, Pierpaolo Arlati, Marco Brambilla, Gabriella Mauri, nessuno di loro si è mai permesso di rivolgersi al consigliere Andrea Robbiani in modo offensivo, anche se, ripeto, i toni con cui venivano criticati erano molto ma molto più pesanti, irrispettosi e allusivi di quelli usati da Roberto Perego.
Non mi ricordo, spero di sbagliarmi, di tuoi editoriali con cui giudicavi spocchiosi o poco rispettosi o insolenti gli interventi di Robbiani, anzi, hai sempre lodato il suo stile combattivo e schietto. Peccato, perché Andrea Robbiani è una persona molto dotata, buona intelligenza, ottima oratoria, e, non da meno altissimo grado di buona volontà e tantissima voglia di lavorare, buon grado di sensibilità. E, ciliegina sulla torta, è anche tifoso della squadra giusta.
Peccato che abbia un carattere che non gli permette di accettare che gli altri non siano abbastanza intelligenti per seguire il suo pensiero, e questo lo porta a incontrare notevoli difficoltà nel lavoro di squadra.
Questo è comunque solo il mio semplice e modesto parere. Se comunque fosse vero, la responsabilità del fatto che oggi ci troviamo ad aver perso un discreto assessore dal pessimo carattere è anche tua, Claudio Brambilla, appunto per il fatto che non hai mai evidenziato questo aspetto della sua personalità, non ti sei accorto che poteva nuocere alla sua carriera e non hai esercitato il tuo dovere di critica giornalistica costruttiva.
Non voglio pensare che hai omesso di farlo perché ti andava bene così, perché avere toni alti in consiglio comunale poteva alzare il livello di interesse. Può darsi che abbia scritto una fila di coglionate, ma queste coglionate sono quello che penso.
Pensaci anche tu, e straccia questa lettera se ritieni che sia da cestinare.
Di solito mi accusi di essere di parte, io penso che quando si tratta di palare di Andrea Ambrogio Robbiani anche tu sei sempre stato di parte, e questo non ha certamente fatto il suo bene.
Ora, anziché stracciarti le vesti perché il sindaco si sia tagliato gli attributi licenziando il suo miglior assessore, come non era mai successo negli ultimi quarant'anni di vita amministrativa meratese, cerca di indagare, giornalisticamente parlando, per capire e spiegare a noi semplici cittadini cosa ci sta dietro, e perché Panzeri, amico di Robbiani, sia arrivato a tanto.
Grazie al lavoro dell'ormai ex assessore all'innovazione tecnologica le riunioni del consiglio comunale di Merate si possono riascoltare sul canale YouTube. Questo ha permesso ai meratesi di usufruire di un servizio di cui gli abitanti di altri piccoli comuni del circondario meratese usufruivano da tempo.
Sono andato a risentire la registrazione, dopo un'ora e 55 minuti circa si può ascoltare l'intervento di Roberto Perego e la reazione di Andrea Robbiani.
Io sono stato consigliere comunale nel gruppo di maggioranza ai tempi della giunta Batista Albani, mi ricordo bene i toni degli interventi di Andrea Robbiani dai banchi dell'opposizione. Peccato che a quei tempi non esisteva YouTube, e non possiamo riascoltarli dal vivo. Roberto, al confronto dell'Andrea di quei tempi, potrebbe essere definito una educanda.
Nessuno degli assessori di quella giunta, Tino Passoni, Mimmo Cavana, Marcello Toma, Luigi Mantegazza, Pierpaolo Arlati, Marco Brambilla, Gabriella Mauri, nessuno di loro si è mai permesso di rivolgersi al consigliere Andrea Robbiani in modo offensivo, anche se, ripeto, i toni con cui venivano criticati erano molto ma molto più pesanti, irrispettosi e allusivi di quelli usati da Roberto Perego.
Non mi ricordo, spero di sbagliarmi, di tuoi editoriali con cui giudicavi spocchiosi o poco rispettosi o insolenti gli interventi di Robbiani, anzi, hai sempre lodato il suo stile combattivo e schietto. Peccato, perché Andrea Robbiani è una persona molto dotata, buona intelligenza, ottima oratoria, e, non da meno altissimo grado di buona volontà e tantissima voglia di lavorare, buon grado di sensibilità. E, ciliegina sulla torta, è anche tifoso della squadra giusta.
Peccato che abbia un carattere che non gli permette di accettare che gli altri non siano abbastanza intelligenti per seguire il suo pensiero, e questo lo porta a incontrare notevoli difficoltà nel lavoro di squadra.
Questo è comunque solo il mio semplice e modesto parere. Se comunque fosse vero, la responsabilità del fatto che oggi ci troviamo ad aver perso un discreto assessore dal pessimo carattere è anche tua, Claudio Brambilla, appunto per il fatto che non hai mai evidenziato questo aspetto della sua personalità, non ti sei accorto che poteva nuocere alla sua carriera e non hai esercitato il tuo dovere di critica giornalistica costruttiva.
Non voglio pensare che hai omesso di farlo perché ti andava bene così, perché avere toni alti in consiglio comunale poteva alzare il livello di interesse. Può darsi che abbia scritto una fila di coglionate, ma queste coglionate sono quello che penso.
Pensaci anche tu, e straccia questa lettera se ritieni che sia da cestinare.
Di solito mi accusi di essere di parte, io penso che quando si tratta di palare di Andrea Ambrogio Robbiani anche tu sei sempre stato di parte, e questo non ha certamente fatto il suo bene.
Ora, anziché stracciarti le vesti perché il sindaco si sia tagliato gli attributi licenziando il suo miglior assessore, come non era mai successo negli ultimi quarant'anni di vita amministrativa meratese, cerca di indagare, giornalisticamente parlando, per capire e spiegare a noi semplici cittadini cosa ci sta dietro, e perché Panzeri, amico di Robbiani, sia arrivato a tanto.
Con stima,
Lanfranco Consonni
Caro Lanfranco, sono certo che ti fa difetto la memoria, non la buona fede. Durante la consigliatura da lui guidata, Robbiani è finito nel nostro mirino decine di volte, tanto che un giorno, dopo consueta attenta e lunga riflessione, decise di scriverci per chiedere spiegazioni. Ti allego qualche link al solo scopo di riattivare i neurotrasmettitori della memoria. Così fa un giornale non di parte, non schierato e, soprattutto privo di editori che non sia il suo direttore. E In provincia di Lecco e (vasti) dintorni l'unico esempio di tal fatta è proprio merateonline e le sue testate. Detto ciò, però, ribadisco quanto affermato: Robbiani è una persona intelligente, preparata, tenace e dialetticamente forte. Se la deve vedere con la sua irruenza. Ormai questo giro per lui è finito. Ma il 2024 è ormai vicino.
Con simpatia
Con simpatia
C.B.
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