Verderio: in mostra per aiutare i disabili le navi di Enrico Colombo,veri modelli d'arte
Primo a sinistra Enrico Colombo
Classe 1947, nativo di Verderio ha lavorato nei cantieri navali come costruttore e installatore di quadri elettrici. Appassionatosi al modellismo dall'età di 18 anni ha iniziato a costruire molti esemplari in scala sulla base dei disegni originali. Ad ispirarlo in particolar modo le navi ed i sommergibili della Seconda guerra mondiale ma anche di imbarcazioni civili, antiche e moderne.
Romina Villa, presidente della proloco di Verderio, ha descritto Enrico Colombo come un uomo "molto particolare e appassionato che persegue l'hobby del modellismo con attenzione maniacale". A nome dell'associazione ha ringraziato tutti i presenti ed ha spiegato di essere stata travolta da questa passione che non si aspettava fosse così interessante.
All'evento era presente anche il nipote del comandante dell'Artiglio, una delle barche a cui Colombo è più affezionato. Il nonno era considerato il più grande palombaro, fu uno degli ideatori degli scafandri di profondità. A Viareggio ed in Francia sono stati istituiti due musei a lui dedicati.
Il nipote ancora oggi ha contribuito al ricordo del proprio avo "Ho fornito al museo della documentazione e vado ogni anno alle cerimonie. Ho costruito anche io il modellino di una barca che ho consegnato al museo. La passione per il mare rimane".
Commento positivo e ammirato anche da parte del vicepresidente dei marinai di Lecco per le opere di Colombo.
Anche l'assessore Francesco Falsetto ha ringraziato la proloco e gli organizzatori (Denise e Marco) per l'evento che è stato definitoun "connubio tra sfera culturale e sociale che parte dalle richieste dei cittadini".
Enrico Colombo ha ringraziato tutti i presenti e spiegato gli obiettivi della mostra "per portare avanti, grazie al piccolo contributo che verrà lasciato da voi, i progetti dedicati ai ragazzi meno fortunati. Le mie navi partono da 55 anni fa, mi fa piacere realizzarle per far vedere a chi viene a trovarmi come si lavora, esprimendo la mia manualità e facendo qualcosa di utile e necessario".
I modellini delle barche, infatti, sono stati realizzati completamente in proprio, compresi i piccoli particolari. Il lamierino è stato saldato a stagno, ed i pezzi sono stati creati sul tornio. "Ci vuole molta pazienza e abilità, ma soprattutto bisogna saper leggere i disegni", che sono poi manuali dei cantieri navali a cui si è ispirato.
Tutti i particolari sono stati prodotti con lenti di ingrandimento, proprio come fanno gli orafi, e hanno richiesto parecchi mesi di lavoro essendo molto dettagliati.