Merate:  gli assessori si dicono dispiaciuti ma ora il problema è sostituire Andrea Robbiani

Nessuno ha approvato e nessuno ha festeggiato. E' un po' questa la sintesi delle dichiarazioni raccolte tra gli assessori sul caso della revoca delle deleghe a Andrea Robbiani. La Giunta si è riunita ieri sera in una lunga seduta protrattasi fino alle 21. E oltre. Il sindaco Massimo Panzeri è stato irremovibile: già diversi richiami sono caduti nel vuoto. Non si poteva soprassedere ancora dopo il duro scontro in Consiglio comunale tra l'Assessore e il consigliere Perego. In Aula non posso tollerare questi comportamenti.

 

Più o meno è stato questo il ragionamento. Qualcuno dei presenti però gli ha fatto notare che almeno avrebbe potuto consultarsi con tutti gli assessori prima di irrompere lunedì mattina nell'ufficio di Robbiani pretendendo che facesse subito gli scatoloni e lasciasse libero il locale. Essere informati chi dallo stesso assessore chi addirittura dalla stampa non ha contribuito ad innalzare un po' il senso individuale di dignità.

 

Andrea Robbiani e Massimo Panzeri - lunedì 27 maggio 2019

I commenti fuori sacco si sono sprecati. Quelli ufficiali, invece, sono in fotocopia filigranata:

"Sono dispiaciuto, dispiaciuto a 360 gradi per la situazione in generale e per Andrea personalmente. Ora però è il momento del silenzio, di lavorare seriamente a testa bassa per il bene comune e per la città senza ulteriori polemiche" Giuseppe Procopio, vice sindaco.

"Posso solo dire di essere dispiaciuto per il collega Robbiani. Andrea è politico di lungo corso ed è persona che si è sempre assunto le proprie responsabilità. E non è da tutti. Ora procediamo e andiamo avanti c'è tanto da fare" Alfredo Casaletto, assessore al bilancio.

"Sulla decisione presa dal sindaco Massimo Panzeri di togliere le deleghe ad Andrea Robbiani non mi è stato preannunciato nulla ma del resto si tratta di un rapporto di natura fiduciaria e dunque non era tenuto a comunicarlo preventivamente.
Per il resto c'è poco da dire. Da parte mia c'è dispiacere, perché Andrea è uno dei politici più preparati di Merate. Perché lo conosco da anni e perché in questi anni mi sono più volte confrontata con lui su diversi temi. Ma non è uscito di scena, quindi spero che continui ad ascoltarmi come ha fatto finora. Sicuramente quello che è accaduto avrà delle conseguenze all'interno della maggioranza, perché bisognerà scegliere la figura più adeguata che possa portare avanti le sue deleghe" Fiorenza Albani, assessore alla Cultura, più genuina dei suoi due colleghi che navigano da tempo nella politica.

 

Non posso dire di non essere stata interpellata, io l'ho saputo. Quello tra assessore e sindaco è un rapporto fiduciario e quando viene meno c'è poco da fare. Non penso l'abbia (Panzeri, ndr) presa a cuor leggero. Era comunque nell'aria da tempo. Certo quando si parte con un gruppo si spera di arrivare alla fine dell'incarico con le stesse persone ma non sempre va così. Quanto accaduto non è piacevole ma noi andiamo avanti non perché siamo attaccati al cadreghino ma perché abbiamo preso un impegno che vogliamo mantenere con la cittadinanza e perché abbiamo un programma da portare a termine. A volte il buon padre di famiglia deve fare delle scelte dolorose ma ritenute necessarie", Franca Maggioni, fedelissima di Panzeri, assessore a Istruzione e servizi sociali.

 

"Sinceramente non me lo aspettavo ma quando viene meno la fiducia di un sindaco in un assessore, c'è poco da fare. Umanamente però mi dispiace, al di là degli screzi che abbiamo avuto sul piano politico. Sono sempre situazioni spiacevoli a cui non si vorrebbe mai arrivare", Fabio Tamandi, consigliere, antagonista di Robbiani nel Consiglio di gestione della riserva lago. E qualcuno dice, futuro assessore a ambiente e ecologia anche se non in quota Lega.

Proprio come ha rilevato la Albani ora si deve trovare il successore di Andrea Robbiani. Una persona con comprovate esperienze nell'ambito dell'ecologia e ambiente e anche nell'innovazione tecnologica. Non va dimenticato che è Robbiani ad assicurare il pur superato sistema di diffusione delle sedute via youtube e che sta (o meglio stava) lavorando su un modello assai più avanzato e funzionale.

C'è pure il tema dell'appartenenza: Robbiani è della Lega, il suo successore deve essere quindi della Lega. Se ciò è vero Tamandi sarebbe ancora una volta tagliato fuori.

 

Nel gruppo di maggioranza i leghisti sono Paolo Centemero, attuale capogruppo che però non sembra abbia nel bagaglio professionale elementi di ecologia e innovazione e Alessandro Vanotti, architetto, alla sua prima esperienza di Consiglio comunale. Non appaiono però scelte convincenti, né l'una né l'altra. Centemero ha marcato visita ultimamente e non è da escludersi che sia lo stesso Vanotti a subentrare come capogruppo.

 

Cercare fuori dall'Aula forse è la strada migliore ed è possibile che Massimo Panzeri, istintivo nei comportamenti ma tutt'altro che sprovveduto, abbia già in mente un nome che farebbe proprio il caso . . "suo". Probabilmente la candidatura più azzeccata che offre la piazza leghista.

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