Osnago: Samuel Roa premiato a Milano con ''Ecological Ego''
57 artisti internazionali provenienti da diversi Paesi del mondo coprendo quattro continenti. 8 vincitori e tra questi anche Samuel Roa Mejia, in arte Leumas Roa, originario del Messico ma trapiantato in Brianza da tempo. Il riconoscimento è arrivato dall'associazione Art Space in occasione della terza edizione della mostra collettiva "Ambientarti", curata da Eva Amos, in corso fino al 6 maggio alla galleria MA-EC di Milano (via Santa Maria Valle, 2).
L'opera che ha fatto guadagnare a Leumas Roa l'attestazione di merito si intitola "Ecological Ego", una scultura su tela. Dal piano emerge la Terra dai tratti antropomorfi. La figura si sta liquefacendo. I colori in acrilico che meglio rappresentano il Pianeta colano, ma ancora si scorge una smorfia di dolore. La rappresentazione riesce ad esprimere al meglio il pensiero dell'artista, attualmente residente a Ronco Briantino, ma che ha vissuto per 15 anni ad Osnago: "La mia tesi è che il dolore che provochiamo alla natura è una ferita inflitta direttamente a noi stessi. Non siamo il centro del mondo naturale, ma solo un altro pezzo del meccanismo che deve inserirsi in esso con armonia e responsabilità".
Anche il titolo dell'opera riesce a sintetizzare in due parole la posizione di Leumas: "Una volta c'era la convinzione che la Terra fosse il centro dell'universo. Al giorno d'oggi c'è una credenza simile ovvero che gli umani siano al centro dell'universo conosciuto come il perfetto "picco" dell'evoluzione, i padroni del mondo naturale. Non stiamo cadendo nello stesso pensiero fuorviante? Penso che l'uomo abbia sviluppato una sorta di 'ego ecologico', supponendo che l'umanità sia la cima dell'evoluzione, padrona dell'ecosistema che deve ruotare intorno a noi, combattendo con la natura in uno schema piramidale. Purtroppo, le conseguenze sono note a tutti".
Argomentazioni in linea con l'esposizione che ha come tema centrale la difesa dell'ambiente. La cerimonia di premiazione degli artisti vincitori è avvenuta durante una serata di vernissage presso la sede della mostra, a Palazzo Durini, il 27 aprile, che ha visto la partecipazione straordinaria della soprano, arrivata da Kiev, Daryna Shypulina. Leumas Roa non è una nuova conoscenza per gli organizzatori dell'esposizione. A gennaio era stato già premiato alla mostra "Amars III" [clicca QUI].
Samuel Roa Mejia, 51 anni, è quello che può essere definito un cittadino del mondo. Nato a Irapuato, Messico, ha vissuto fino al periodo universitario nel suo Paese completando la scuola dell'obbligo, frequentando una scuola superiore tecnica e successivamente due anni di Ingegneria informatica al TEC di Celaya, Messico. Fin dall'infanzia ha coltivato una passione per il disegno. A 21 anni una svolta nel suo percorso di vita: ha attraversato l'oceano per raggiungere lo Zambia con un'organizzazione non-profit e successivamente la Tanzania. In tutto è rimasto nel continente africano per un triennio come stagista. In questo periodo si è dato da fare anche nella decorazione di alcune chiese dipingendo murales. Tornato in Messico ha ottenuto la laurea in Filosofia e poi una seconda laurea a Londra. Dal 2001 vive in Italia e negli ultimi anni ha iniziato un percorso di sperimentazione artistica, passando dal dipinto tradizionale a quello astratto e figurativo delle sue idee, moltiplicando colori, forme, materiali.
M.P.