Osnago: dal 13 la mostra ''Coltivare e custodire il Creato''
Il 5 giugno 2013, nella Giornata Mondiale dell'Ambiente, Papa Francesco aveva affrontato nell'udienza generale il tema della salvaguardia ambientale. "Il mio pensiero va alle prime pagine della Bibbia, al Libro della Genesi, dove si afferma che Dio pose l'uomo e la donna sulla terra perché la coltivassero e la custodissero - afferma il Papa -. E mi sorgono le domande: Che cosa vuol dire coltivare e custodire la terra? Noi stiamo veramente coltivando e custodendo il creato? Oppure lo stiamo sfruttando e trascurando? Il verbo "coltivare" mi richiama alla mente la cura che l'agricoltore ha per la sua terra perché dia frutto ed esso sia condiviso: quanta attenzione, passione e dedizione! Coltivare e custodire il creato è un'indicazione di Dio data non solo all'inizio della storia, ma a ciascuno di noi; è parte del suo progetto; vuol dire far crescere il mondo con responsabilità, trasformarlo perché sia un giardino, un luogo abitabile per tutti".
Il rapporto tra uomo e natura è cambiato, in questi ultimi decenni, quanto e più del rapporto tra uomo e uomo. La sensibilità ecologica ha obbligato la teologia e l'esegesi a scavare di più. Ha chiamato tutti a occuparsi del degrado del creato come di un problema non accessorio, ma uno dei più gravi e urgenti, questione di vita o di morte. Lasciata a se stessa la terra diventa inospitale: non è lei ad avere bisogno di noi ma noi di lei. Salvare la terra significa trasformarla in casa.
Meditando questi pensieri il Gruppo Lazzati di Osnago vuole condividere e commentare queste riflessioni attraverso l'arte, allestendo la mostra: "Coltivare e Custodire, custodire il Creato, coltivate l'Umano" con l'intento di proporre alcune riflessioni su questo tema che sta sempre più impegnando la nostra società.
"Mio prossimo non è solo il mio simile, ma tutto ciò che "è con me", ogni "altro fratello" che mi permette di esistere sulla faccia della terra. Sono le piante, le erbe, gli umili vegetali, l'aria che mantengono la vita sulla terra. Il mio prossimo, diceva Gandhi, è tutto ciò che vive".
Custodire è proprio il "prendersi cura" in modo diretto e personale, nel cuore e con i fatti. Custodire quindi si traduce in un "prendersi cura" diretto, impegnativo, personalmente coinvolgente, soprattutto indelegabile, ognuno deve fare la propria parte fino in fondo.
Ancora Papa Bergoglio rifletteva: "ecologia umana ed ecologia ambientale camminano insieme, vorrei allora che prendessimo tutti il serio impegno di rispettare e custodire il creato, di essere attenti ad ogni persona, di contrastare la cultura dello spreco e dello scarto, per promuovere una cultura della solidarietà e dell'incontro".
Raccogliendo le indicazioni che S.E. Cardinal Ravasi, raccolte nel libro "Il grande libro del Creato", abbiamo creato un percorso così strutturato che ci aiuta a riflettere sul tema proposto: " 1) Coltivare e Custodire - 2) In principio Dio creò - 3) Sia la luce e la luce fu - 4) Attingete acqua con gioia - 5) Venite saliamo sul monte del Signore - 6) Dio fece germogliare ogni sorta di alberi - 7) Uomini e bestie tu salvi, Signore - 8) E' il pane che il Signore vi ha dato in cibo - 9) Laudario al Creatore".
Partendo da queste riflessioni il Centro Culturale G. Lazzati di Osnago (Lc), vista la situazione sanitaria attuale, spera di poter riprendere ad allestire nella "Sala Laurina Nava" presso la "Locanda del Samaritano", in collaborazione con le ACLI di Osnago, la mostra 2022: "COLTIVARE e CUSTODIRE, Custodire il Creato, Coltivare l'Umano", dal 13 maggio al 22 maggio 2022, come di consueto, scegliendo dal ricco panorama artistico internazionale, opere che ci aiuteranno a riflettere il tema presentato, abbinando a ogni opera una riflessione di grandi intellettuali. Le opere scelte saranno riprodotte in alta definizione da file forniti con i rispettivi diritti, dai musei. In alternativa, nel caso persistono le restrizioni sanitarie, si opterà anche questa volta per l'allestimento in modalità virtuale online.
Ai quadri è affidato il compito di dire di più rispetto alla realtà raffigurata. Nelle rappresentazioni entrano percezioni, significati, sentimenti che non appaiono, ma agiscono nel momento della loro osservazione. Se poi il sostare davanti al dipinto si carica di silenzio, preghiera e abbandono, si apre un mondo di riflessione e meditazione. Il Centro Culturale G. Lazzati, invita i visitatori a fare una esperienza di un viaggio ideale in questo orizzonte di fede, arte e bellezza, un'immersione nella contemplazione di queste opere e a uscire da questa visita colpiti nell'anima dal messaggio espresso dai dipinti affinché questa esperienza possa servire a rammentarci di Custodire sempre il Creato, e Coltivare l'Umano.
Anche per questa mostra, come da alcuni anni, si è scelto di sfruttare la disponibilità della "sala Laurina Nava" presso la "Locanda del Samaritano", la cui ampiezza e duttilità permettono di creare un allestimento veramente degno delle riproduzioni presentate.
Tutto questo abbinato ad una conferenza, il 19 maggio 2022, del Dr. Luca Frigerio giornalista, redattore dei media della Diocesi di Milano per la quale cura la sezione culturale.