Merate, bollettini parrocchiali digitali/5: viaggiamo nel 1910 La storia della città, i report meteo e vita e opere di S.Carlo

I primi quattro numeri li abbiamo dedicati ai primi quattro bollettini parrocchiali apparsi nel 1909, diciamo quelli che sono stati reperiti e molto lodevolmente digitalizzati dalla Civica Biblioteca di Lecco. Ora però dobbiamo correre perché il viaggio fino ai giorni nostri è molto lungo. Quindi da questa settimana vedremo i bollettini di ciascun anno. Iniziamo dal 1910.
 


GENNAIO 1910
 

 

La prima pagina si apre con un "Buon Anno", ma "...nel senso cristiano  l'augurio è una preghiera. Vano sarebbe quindi l'augurio di chi non ha fede in una potenza superiore che lo accolga e lo adempia".

Interessante anche il report meteorologico relativo al mese di novembre dell'anno precedente (1909): temperatura massima + 16,1 ° il giorno 3; minima - 2.5° il giorno 26: media del mese 5.7°. In fondo non troppo dissimile da oggi. Ben 16 i giorni soleggiati, 12 coperti e 2 misti. Ha piovuto 3 giorni, 12 hanno visto brina marcata e 6 nebbia.
Il tema del mese è il sacramento del Matrimonio: "Se santa è la radice sono santi anche i rami dice l'Apostolo e il matrimonio sarà sempre la radice dell'intero albero della società umana con tutte le sue diramazioni".
A pagina 4 c'è la statistica demografica di Merate del 1909: 134 nati, 89 morti di cui 48 adulti e ben 39 infanti, 36 matrimoni dei quali 26 celebrati in paese e 10 fuori.

A pag. 5 troviamo offerte e azioni per la costruzione del nuovo oratorio.


Poi la storia della città tra il 1500 e il 1700 con il capitolo dedicato alla peste a Merate- Segue un "pezzo"  titolato "Guerra alla bestemmia - la bestemmia è il linguaggio dell'ingrato".


 
FEBBRAIO 1910
Il numero di febbraio si apre con la consueta statistica meteo: 5 giorni sereni, 26 coperti di cui 12 con pioggia, 3 con neve, 2 con brina e 16 con nebbia.


La prima pagina è dedicata a San Carlo Borromeo. Poi ancora un approfondimento sul matrimonio, la pagina storica e infine il lungo elenco di offerte e azioni sottoscritte pro oratorio.

 

 
APRILE 1910
Purtroppo non è stato reperito il numero di marzo. Passiamo quindi a aprile con la consueta statistica riferita a febbraio: temperatura massima + 10,5°; minima - 4.2°; media mese + 3.8. Nove giorni soleggiati, 12 coperti e 7 misti. Un solo giorno di neve con deposito di appena 5 cm. 96,7 i millimetri di pioggia caduti nel mese.


Ancora l'interessantissima storia di Merate, poi un capitolo dedicato all'Eremo di San Genesio. Un bel racconto su Alessandro Manzoni giovinetto dedito al gioco in un casino' nei presso il teatro la Scala di Milano. Sembra che a impedire che diventasse un giocatore incallito con tutte le conseguenze del caso fu Vincenzo Monti (poeta, scrittore, drammaturgo) che, pur essendo avanti con gli anni lo convinse a smettere di giocare. Mamma Giulia abbracciando il figlio gli disse che avrebbe messo a disposizione del denaro per consentirgli di andare lontano. Ma lo scrittore pare abbia risposto come Vittorio Alfieri (altro grande poeta e drammaturgo) a chi gli chiedeva come avesse fatto  a tramutarsi da discolo ignorante quale era: volli, sempre volli, fortissimamente volli.



MAGGIO 1910
E siamo a maggio. Quell'anno evidentemente fu molto simile al nostro presente. La statistica di marzo ci dice infatti che la temperatura massima fu di ben 17°; la minima - 1.2°; la media 6.8° con 13 giorni sereni, 11 coperti e 7 misti e un solo giorno di neve.


Le prime sei pagine sono dedicate alle funzioni religiose, dopo l'Ascensione e la Pentecoste.  Davvero  curiosa la pagina sulla cometa di Halley "passata" sopra il cielo di Merate alle ore 4 del giorno del 19 maggio. La cometa deve il nome all'astronomo inglese che l'aveva studiata nel 1682 che ne predisse la ricomparsa nel 1758 o 1759. Difatti la cometa ripassa ogni 75 anni. Alcuni astronomi ritengono che sia passata 12 anni prima della nascita di cristo. Al tempo si riteneva che fosse già passata altre 26 volte. Lo spazio dedicato all'etimologia delle parole, alla storia della scoperta, agli effetti sull'uomo medievale rendono queste due pagine da leggere assolutamente. Il decalogo sulla bachicultura e la statistica demografica chiudono il numero.



GIUGNO 1910
 La temperatura massima di aprile fu di  25.5°; la minima - 1.3°; la media + 10.2°. Nove giorni soleggiati, 15 coperti e 6 misti. Dieci giorni di pioggia e uno solo di neve.


Le memorie cittadine in questo numero sono dedicate all'usurpazione dei beni della chiesa con conseguente bolla papale di scomunica dei responsabili. Probabilmente ladri poco timorati di Dio che presero denari e sacre suppellettili, si ritiene mai restituiti.




LUGLIO 1910
Il meteo del mese di maggio mostra temperature assai elevate: 28.3° la massima; - 0.3° la minima; 13.4° la media del mese, con 17 giorni sereni, 11 coperti, 13 misti, 14 con pioggia, 8 con temporali  per un totale di 193 millimetri d'acqua caduta pari a 193 litri per mq.

 


Il mese è consacrato a Gesù redentore. Continua l'approfondimento sul matrimonio a cura di p.  Giuseppe Holler con un capitolo dedicato agli impedimenti.  Il capitolo storico riprende dalla peste del 1630 e arriva fino al 1700. Il tema del mese è l'alcolismo con un incipit da paura: "O bevitori, non bevete tanto. Tre cose sul bicchiere stan dipinte: la prigione, l'ospedale e il camposanto". E via con l'analisi dei danni provocati da un eccesso di alcool. Un vero e proprio trattato di medicina. La Banca Briantea sponsorizza sempre l'ultima pagina promuovendo i suoi buoni fruttiferi  i cui interessi oscillano tra il 3 e il 4%.



AGOSTO 1910
Il report meteo è riferito a giugno con una temperatura massima di + 28.5°; la minima di + 6.7°; la media di 18.05° con 8 giorni sereni, 15 coperti 7 misti e 13 con pioggia, altrettanti con temporali.


  La prima pagina è dedicata al perdono di Assisi. Segue l'enciclica del papa Pio X in occasione del III° centenario della canonizzazione di S. Carlo Borromeo. Sempre la pagina sul matrimonio e le due dedicate alla storia cittadina dal 1700 al 1800. Statistica demografica e pubblicità chiudono il numero.



SETTEMBRE 1910
La statistica relativa a luglio vede per un paio di giorni una temperatura di 30° con una media del mese di 18.5°. 14 i giorni sereni, 6 coperti e 11 misti, 7 di pioggia, 12 di temporali e 117 mm di acqua caduta. Le pagine religiose sono dedicate alla decollazione di Giovanni Battista.


Ben 500 meratesi parteciparono al pellegrinaggio al santuario San Carlo sopra Arona in onore del Santo. La voce dell'Episcopato lombardo occupa le pagine del tema mensile.

San Carlo




OTTOBRE 1910
La statistica è relativa a agosto che fece registrare diversi giorni con temperatura massima di 30° (evidentemente rispetto a oggi l'effetto dei boschi sconfinati e del poco costruito si sentiva), e 18° la media. Sempre superiori i giorni di temporale, ad agosto 1910 ben 12 con 117 mm. di pioggia


Ancora molte pagine dedicate a San Carlo sotto il titolo "Ammiriamo ed imitiamo".

San Carlo a 12 anni


L'intera vita del Santo, da adolescente, viene raccontata in una decina di pagine con belle illustrazioni.

San Carlo porta il Perdono all'ospedale Maggiore di Milano


Una pagina è dedicata alla Glorificazione partendo dalla data della morte del Santo: il 3 novembre 1584 assistito dai padri Adorno e Bescape.
A pagina 18 del numero appare per la prima volta l'immagine del progetto del nuovo oratorio di Merate, quello in via Bianchi che oggi è in gran parte crollato ma che ha ospitato per decenni la gioventù maschile meratese.


L'annata finisce qui. Mancano i bollettini di novembre e dicembre.  Purtroppo anche del 1911 mancano parecchi numeri.
La prossima settimana,. Comunque vedremo i bollettini parrocchiali del 1911 sempre digitalizzati dalla Biblioteca Civica Uberto Pozzoli di Lecco.
 
5/continua


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