Airuno, Fabio Sassi in assemblea: la onlus prosegue le attività con ben 197 volontari
Il CdA della Fabio Sassi
Il presidente Daniele Lorenzet
Per quanto riguarda i rapporti istituzionali, prosegue la convenzione di durata triennale con l'Asst così come quella con il Dipartimento di Fragilità, nonostante sia l'assistenza domiciliare che quella ai malati di SLA abbiamo subito uno stop dovuto alla pandemia. Continua allo stesso modo il legame - seppur reso sempre più difficile - con gli enti locali, e parole di stima sono state spese da Lorenzet nei confronti del comune di Casatenovo e del suo sindaco Filippo Galbiati, che hanno compreso al meglio l'importanza della Fabio Sassi, dandole un grande contributo. Gratitudine profonda, infine, nei confronti della Fondazione Cure Palliative, che ha supportato la onlus in questi anni prodigandosi per trovare risposte alle domande dell'associazione.
Nell'ambito della comunicazione, la onlus ha contato l'uscita di due numeri di "Informa", il notiziario, per un totale di 7800 copie a maggio e a novembre. "Abbiamo poi organizzato un incontro per promuovere la cultura delle cure palliative a Molteno, dove ha partecipato anche Don Tullio Proserpio, collaboratore della pontificia Accademia per la vita (CLICCA QUI per leggere l'articolo). Il covid ha poi purtroppo stoppato le attività di raccolta fondi, permettendo solo lo svolgimento di otto mercatini, mentre sono aumentate le donazioni spontanee ed è stato confermato il 5x1000.
Per quanto riguarda poi la ricerca e la formazione, si è data molta importanza ai corsi che hanno permesso di valutare l'impatto della pandemia sull'equipe, a cui hanno partecipato complessivamente 124 persone. "Per il 2022 prevediamo una ripartenza molto forte, è già stato siglato un piano formativo articolato e stiamo cercando di attivare dei percorsi con la medicina territoriale" ha detto Lorenzet.
Sono proseguiti, tra le altre cose, i corsi di formazione per i nuovi volontari e le attività di supporto al lutto - con la presa in carico nel 2021 di 35 persone. La segreteria ha poi terminato il trasloco degli uffici, ora situati presso l'ospedale Mandic di Merate, mentre il lavoro più gravoso è spettato come già anticipato dall'amministrazione, che si è assunta l'onere di imparare le nuove normative del terzo settore.
Punto di forza e fiore all'occhiello della Fabio Sassi è stato l'Hospice Il Nespolo, che in due anni di pandemia non ha mai chiuso le porte ai pazienti né - e soprattutto - ai parenti, permettendo che i degenti non venissero mai abbandonati. A ciò si è aggiunto l'ottimo risultato del non aver mai avuto un cluster covid all'interno della struttura, che nei 365 giorni ha contato 238 ricoveri. Notevole il numero degli ospiti giunti da fuori provincia, ben 51 sul totale, numero dovuto alla chiusura degli altri hospice sul territorio o al fatto che questi chiudevano l'accesso ai parenti e alle famiglie, rendendo la degenza ancora più difficoltosa.
Parole di gratitudine, prima di passare al capitolo bilancio, sono state spese da Lorenzet nei confronti di tutti coloro che si sono dati da fare per permettere il funzionamento della struttura. "I 20 anni che festeggia l'Hospice non sono un traguardo, ma un punto di partenza".
Il dottor Giacomo Molteni, direttore amministrativo
La parola è passata poi al dottor Giacomo Molteni che ha esposto ai presenti il bilancio, per la prima volta nella versione imposta dal codice del terzo settore che ha definito dei nuovi format. Approvato il bilancio, è intervenuta Cinzia Sassi per dare il parere del collegio dei revisori dei conti. Una volta votato positivamente, l'assemblea si è chiusa con la presentazione del budget 2022, e i soci si sono dati appuntamento al prossimo 26 maggio.