Olgiate: inaugurata la ''Casa di Comunità''. Moratti, 8 nel lecchese, stanziati 12 milioni
La cerimonia è avvenuta nella mattinata di venerdì 29 aprile. Dopo la benedizione alla struttura da parte di don Emanuele Colombo e il taglio del nastro è iniziata la visita guidata all'interno della Casa. Presente il direttore generale di Asst Lecco Paolo Favini, il sindaco di Olgiate Molgora Giovanni Battista Bernocco, il vicepresidente del Distretto di Lecco Maurizio Maggioni, il presidente dell'Ambito meratese Filippo Galbiati, il Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, i consiglieri regionali Raffaele Straniero, Mauro Piazza e Antonello Formenti, oltre al sindaco di Airuno Alessandro Milani, il vicesindaco di Brivio Roberta Agostoni, il sindaco di La Valletta Marco Panzeri e il sindaco di Santa Maria Hoè Efrem Brambilla.
Sulla base del documento Agenas, quella di Olgiate Molgora è una Casa di Comunità definita ‘spoke', e sorge in via Aldo Moro 10, all'interno della ex-sede Asl, ora completamente ristrutturata. All'interno operano già quattro medici di medicina generale organizzati in gruppo di cure primarie con un infermiere e personale amministrativo di studio. "La Casa della Comunità - ha spiegato il direttore generale di Asst Favini - costituisce un punto unico di riferimento importante per la salute dei cittadini, vengono predisposti percorsi di cura personalizzati per ogni paziente con una valutazione del bisogno di salute garantita da un team di operatori sanitari."
"Sono otto le Case di Comunità previste per la provincia di Lecco - ha spiegato la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti - per la quale sono stati stanziati 12 milioni di euro, oltre a quattro ospedali di comunità per la quale sono stati stanziati 10 milioni di euro. Quello che si realizza nella casa di Olgiate è un'integrazione tra il medico di medicina generale, l'infermiere di famiglia e i medici specialistici in una logica di rete, in collegamento con i medici specialistici di Lecco e di Merate. Con l'aiuto della telemedicina, e dispositivi medici presenti in questa Casa, c'è la possibilità di visitare i pazienti, effettuare gli esami e poi inviarli per un teleconsulto agli specialisti dei due ospedali."
Inoltre, l'altra grande integrazione realizzata grazie al comune di Olgiate è la presenza dello psicologo, che aiuterà nella presa in carico dei pazienti non solo dal punto di vista medico, ma a trecentosessanta gradi, garantendo supporto a qualsiasi tipo di fragilità. Gli altri servizi disponibili all'interno della Casa olgiatese, oltre all'attività medica, sono: il punto unico di accesso PUA, un servizio integrato di accoglienza informazione e orientamento alle diverse opportunità sociali, sociosanitarie e sanitarie, e l'infermiere di Famiglia, in grado di erogare cure infermieristiche complesse e disponibile in ambulatorio su appuntamento, da remoto, a domicilio e presso comunità di persone insistenti sul territorio.
"Con l'attivazione e la visita alle Case di Comunità del territorio - ha detto la vicepresidente Moratti - prosegue la messa a terra della nostra legge sulla sanità. Crediamo molto in questo nuovo modello che sappia intercettare il bisogno dei cittadini e indirizzarlo verso le cure più appropriate con competenza, umanità e capacità di ascolto, anche e soprattutto in realtà più circoscritte, ma che, proprio per questo, si aspettano molto in termini di servizi".
"Ringrazio tutti gli enti che hanno partecipato a questo importante progetto - ha detto il sindaco Giovanni Battista Bernocco - grazie ai sindaci che ci hanno creduto. Olgiate e gli altri comuni sono riusciti, grazie a Asst e i medici di base, che sono il nucleo di questo progetto, a realizzare davvero qualcosa di importante per le comunità del territorio."
Nel corso della mattinata la vicepresidente Moratti si è espressa anche in merito alla mancanza di personale che affligge le strutture ospedaliere del nostro territorio: "Il PNRR dà risorse per le strutture, in particolare per la ASST Lecco, oltre ai 12 milioni di euro per le Case di Comunità e i 10 milioni di euro per gli ospedali di comunità, abbiamo 7 milioni di euro per le grandi apparecchiature e 22 milioni di euro per il miglioramento delle strutture ospedaliere. Al di là di questo, quello che abbiamo previsto è la stabilizzazione del personale. Nell'arco degli ultimi due anni, come Regione, abbiamo incrementato con 3.000 persone in più tra medici, infermieri, tecnici. Continueremo a incrementare la parte ospedaliera, laddove possibile, dove riusciremo ad avere coperti i posti di concorso".