Lomagna: in fila per il casting alla bocciofila. Ma l'appuntamento è rimandato

Tutti almeno una volta nella vita hanno immaginato di poter prendere parte ad un film, di essere uno di quei piccoli ingranaggi della magia della settima arte, toccare con mano il sogno, entrare in qualcosa di più grande. È una fantasia comune e di certo è passata nella mente dei molti che questo pomeriggio a Lomagna si sono presentati per partecipare alle audizioni del nuovo film di Antonio Albanese che lo vedrà come protagonista e regista. Albanese, originario di Olginate, è diventato famoso al grande pubblico per i suoi iconici personaggi a "Mai dire Gol" come Epifano Gilardi o il celeberrimo Cetto la Qualunque, protagonista di "Qualunquemente", dove ritorna nei luoghi in cui è cresciuto nel doppio ruolo di registra e attore.


L'appuntamento era fissato per le ore 14 nella bocciofila in piazza della chiesa numero 13 e già verso le 13.30 una piccola folla ha iniziato a presidiare la zona emozionata e in attesa della grande possibilità. Il gruppo, composto da una sessantina di persone era il più variegato, donne e uomini, ragazzi e bambini, chi per passione, chi per lavoro o chi per semplice curiosità.
"Non è la mia prima volta nel mondo del cinema" ha raccontato Michela, ventisei anni, accompagnata dalla madre "ho già fatto delle piccole comparse in alcune fiction rai, ma soprattutto ho fatto da figurante tra il pubblico di alcuni programmi preferiti. Mi piace il mondo della moda e dello spettacolo, diciamo che è anche un po' colpa di mia mamma che mi ha trascinato però è molto divertente". Come Michela e sua madre sono tanti a sperare in un'occasione: c'è chi come Alessandro che nella vita si occupa di tutt'altro ma che è fan di Albanese "volevo andare al provino di Olginate a fine marzo, ma non sono riuscito, punto tutto oggi". Altri dei presenti sono stati mandati a Lomagna dalla propria agenzia.

I piani però sono andati diversamente. Il campanile scocca le 14, il tempo passa, ma del casting ancora nessuno in vista. Iniziano le domande, i dubbi, ma tra una chiacchiera e l'altra ci si rassicura dicendo che è tutto normale. Una signora entra nel cancello della bocciofila, ma dice di non sapere nulla dell'evento, con fare enigmatico scatta delle foto ai presenti e poi se ne va come se nulla fosse. Intanto il circolo dell'Acli proprio lì accanto si anima, ma nessuno sembra sapere nulla dell'ormai fantomatico casting. Un rappresentante della bocciofila lancia però una prima ombra sui presenti "guardate che avete sbagliato, hanno rimandato tutto al 10 maggio" dice, ma nessuno sembra dargli credito. Ormai sono le 14,30, qualcuno già rinuncia, altri più impavidi ricercano informazioni senza sapere nulla, in molti sono attaccati al telefonino con la propria agenzia, ma tutto tace. L'amara scoperta arriva poco dopo: la produzione, secondo quanto riportato dai presenti, avrebbe comunicato ad una delle tante agenzie che il casting è annullato. Fine dell'attesa: la notizia si diffonde tra tutti i presenti che in un attimo vengono presi dalla sconforto e dalla rabbia.

Alcuni la prendono sul ridere dopo tutto sono vicini a casa ed hanno passato un pomeriggio alternativo, altri invece di strada ne hanno fatta davvero tanta e hanno praticamente sprecato tutta la giornata. Phida Francesca Pazzini, vent'anni, è la prima a ricevere la notizia e a passarla a tutti i suoi compagni di avventura. "Sono dispiaciuta, è inutile negarlo- ci dice- studio moda e vengo da Milano, questo casting non è proprio fuori casa e ci tenevo molto. Purtroppo all'agenzia hanno dato la notizia poco prima che chiamassi, non sapevano nulla nemmeno loro e ci hanno avvisato il prima possibile. In questo mondo sono cose che capitano, il dispiacere c'è, ma vorrà dire che sarà per un'altra occasione. Dovrebbero fare i casting il prossimo 10 maggio, vorrà dire che ci prepareremo per quella data". Sono in molti, come Phida, a venire da Milano, altri da Varese, ci sono alcuni ragazzi di Lodi, tutti rimasti con un pugno di mosche. La delusione è anche da parte di chi abita non molto lontano, ci sono famiglie di Monza, madre e figlia da Osnago, tutti avevano l'idea di prendere parte ad un film sul territorio ma pare essere tutto rimandato.

Phida Francesca Pazzini e Erica Cattoretti

Erica Cattoretti e la zia Patrizia Dall'occhio vengono rispettivamente da Legnano e da Milano, anche loro deluse per la tanta strada percorsa, un'occasione mancata. Poco alla volta il piazzale della chiesa si svuota, se ne vanno le speranze e i sogni di poter entrare almeno per un giorno nella grande macchina del cinema. Alcuni si danno appuntamento tra due settimane, altri, conosciuti proprio lì in coda si scambiano i contatti per sentirsi in futuro. A dominare è l'amarezza di non averlo saputo prima e di non aver ottenuto risposte, poi però il sogno del grande schermo ha avuto il sopravvento. E così presto, tra un saluto e l'altro ritorna il sorriso con la speranza ancora più grande di provarci ancora, magari, come annunciato, già il 10 maggio.

G.Mo.
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