Calco e Arlate: il sindaco declama le parole di Mattarella

Doppia cerimonia a Calco e ad Arlate nella mattinata di lunedì 25 aprile. La celebrazione del 77° anniversario della Liberazione d'Italia è cominciata con il ritrovo al monumento dei caduti della frazione Arlate, dove il sindaco Stefano Motta, gli assessori Roberta Brambilla, Maria Suraci e Ilaria Ravasi, e i consiglieri Stefano Riva e Matteo Redaelli si sono riuniti insieme al comandante della Polizia Locale Antonio Spartano e gli Alpini del gruppo locale.

sulle note dell'Inno di Mameli è avvenuto il tradizionale rito di alzabandiera, a cui è seguita la posa della corona d'alloro da parte dell'assessore Brambilla. Il sindaco Motta ha quindi riportato il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definendolo l'unico nella posizione di spendere parole adeguate per ricordare questo anniversario: "Il 25 aprile rappresenta la data fondativa della nostra democrazia, oltre che di ricomposizione dell'unità nazionale. Una data in cui il popolo e le forze alleate liberarono la nostra patria dal giogo imposto dal nazifascismo. Un popolo in armi per affermare il proprio diritto alla pace dopo la guerra voluta dal regime fascista. A pagare furono, come non mai, le popolazioni civili, contro le quali, in un tragico e impressionante numero di episodi sanguinosi, si scagliò la brutalità delle rappresaglie. Fu, quella, una crudele violenza contro l'umanità, con crimini incancellabili nel registro della storia, culminati nella Shoah.Un'esperienza terribile; che sembra dimenticata, in queste settimane, da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone, accantonando valori comuni su cui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni, la pacifica convivenza tra i popoli.Abbiamo assistito, in queste settimane, con un profondo senso di angoscia, a scene di violenza sui civili, anziani donne e bambini, all'uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà".

Anche don Dionigi Consonni si è unito alla celebrazione e ha rivolto un messaggio di solidarietà alle vittime del conflitto che si sta consumando in Ucraina, ma soprattutto a chi sta intervenendo per cercare di supportare il popolo ucraino. "I latini dicevano ‘se vuoi la pace, prepara la guerra', abbiamo capito che non è vero. Se vuoi la pace, prepara la pace. Questo ci serve".

Alpini e autorità si sono quindi spostati a Calco, davanti alla chiesa San Vigilio, per deporre una corona d'alloro anche sul monumento ai caduti del paese.


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