Merate: aperto il confronto in Giunta dopo la petizione dei Commercianti di via Manzoni. Risolto il ‘giallo’ della lettera

Il dibattito attorno alla lettera inviata da 20 commercianti di via Manzoni e dintorni al Sindaco e al Vice Sindaco continua a tenere banco.

Il particolare di come un documento protocollato sia uscito da Palazzo e sia finito nella disponibilità della Presidente dell'associazione La Nostra Mela è stato archiviato dalla stessa Simona Vitali la quale ha scritto e quindi confermato di averlo ricevuto direttamente da Massimo Augusto Panzeri. Preso a se stesso il fatto è molto grave dal punto di vista istituzionale ma dati i precedenti non c'è più nulla di cui sorprendersi. Così diventa normale che un documento riservato sia messo a disposizione di un privato cittadino pur con le stellette di presidente di un sodalizio locale cui aderisce sì e no la metà dei commercianti meratesi. L'accesso agli atti - sia pure dietro suggerimento - sarebbe stato opportuno. Nei tempi e modi previsti dalla Legge. Una spiegazione dell'accaduto tenta di fornirla Fabio Tamandi, commerciante di via Verdi e consigliere comunale di maggioranza. La lettera non portava un referente cui rivolgersi - ha salmodiato Tamandi - per cui il sindaco ha dovuto rivolgersi a chi i commercianti li rappresenta. Quando si dice che è meglio il silenzio piuttosto che parlare confermando così certe teorie acquisite col metodo Lombroso...La lettera porta 20 firme di altrettanti commercianti noti uno per uno, dal primo all'ultimo. Cercare un referente è un pietoso intervento più dannoso che benefico.


Ma a parte questo è la sostanza della richiesta che preme perché il commercio già incontra serie difficoltà di carattere generale e via Manzoni era, è e deve restare la via "buona" di Merate. Dunque è toccato a Giuseppe Procopio, assessore al commercio, ascoltare i rappresentanti dei firmatari e a lui, ora, il compito di dare seguito alle richieste.

Che non sono per nulla pretenziose, ma dettate da buon senso e di pratica utilità.

 

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Resta in sospeso la questione della chiusura della via il sabato e la domenica. Una chiusura posticipata permette alla clientela di effettuare gli acquisti utilizzando i pur pochi parcheggi a disposizione ( e qui si dovrà prima o poi discutere dell'occupazione dei posti auto da parte di un'utenza alimentare) consentendo poi nel resto della giornata il passeggio sicuro. Diverso il ragionamento in settimana dove si rende necessaria una presenza continuativa di almeno un agente di polizia locale. Un mese di presenza e il metodo della prevenzione è destinato a funzionare anche nei mesi successivi. Quanto alla domenica il confronto è aperto tra coloro che ritengono normale la chiusura delle strade di centro storico e quanti sostengono l'inutilità stante il fatto che comunque i negozi sono chiusi.

La Giunta dovrà riflettere e rapidamente su quanto richiesto dai commercianti valutando anche, con una logica allargata all'intera città e non solo al centro storico le diverse iniziative che proporranno la Proloco e la Nostra Mela (sodalizi entrambi presieduti da Simona Vitali). Le frazioni e via Verdi meritano altrettanta attenzione.

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