Osnago: richiesti 1,9 mln per la Cassinetta. Dopo 15 anni, qualcosa inizia a muoversi


Riaffiora il progetto della riqualificazione della Cassinetta a Osnago, che avrebbe un valore di 1,9 milioni di euro. Il Comune aveva acquistato l'immobile (e le stalle pertinenziali) nel 2007 - sindaco Paolo Strina - per 1 milione di euro, come uno degli ultimi atti del parroco di allora don Giovanni Rigamonti, prima dell'arrivo di don Costantino. In precedenza, a cavallo tra gli anni Novanta e i primi anni 2000, l'edificio era stato utilizzato per offrire una iniziale ospitalità ai migranti. Con l'atto di vendita era stato specificato che il bene, una volta riqualificato, avrebbe dovuto soddisfare finalità sociali. Fin da quella operazione di compravendita si era parlato di creare un Centro per anziani, con residenze protette e l'insediamento di una comunità di famiglie. La sistemazione non è più avvenuta e la Cassinetta ha assunto sempre più le sembianze di un rudere fatiscente, buono al massimo come deposito degli attrezzi degli operai comunali.



Ormai da qualche anno circolano tra gli Uffici del Comune delle bozze progettuali, a cui seguono le interlocuzioni - non sempre facili - con la Soprintendenza. Ora potrebbe essere la volta buona, complice l'opportunità di accedere a finanziamenti statali sulla rigenerazione urbana previsti dall'ultima Legge di Stabilità. Pare che Osnago voglia creare delle unità abitative, per offrire soluzioni socio-assistenziali a metà strada tra i servizi di ricovero ospedaliero e le cure domiciliari.
Al motto "Tutti per uno, uno per tutti", i tre sindaci moschettieri Paolo Brivio (Osnago), Bruno Crippa (Missaglia) e Daniele Villa (Robbiate) sono pronti a unire le forze e candidare tre progetti sotto un'unica cornice dal valore complessivo di 5 milioni di euro e dal titolo "Rigenerare le comunità: una rete diffusa di alloggi e servizi a favore di persone fragili".

 

 

Al bando possono partecipare infatti o singoli Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti o più Comuni che insieme arrivano a 15 mila residenti.
Osnago, pur essendo l'Ente capofila, sarà l'ultimo a portare in aula lo schema di convenzione tra i Comuni, il 27 aprile. Con la scadenza imminente del 30 aprile, l'amministrazione in extremis ha dovuto chiedere supporto al segretario provvisorio di Olgiate Molgora per poter convocare il Consiglio comunale, data l'assenza per malattia del dott. Giovanni Balestra. Missaglia, che auspica di ottenere la cifra più alta (2,2 milioni di euro per la riqualificazione di Villa Cioja) ha deliberato mercoledì 20 aprile [clicca QUI], mentre l'assise di Robbiate si è tenuta venerdì 22 aprile. L'amministrazione robbiatese ha richiesto il bottino più magro di 900 mila euro per la sistemazione dell'area di via Giovanni Pizzagalli. In tutti e tre i casi si tratta di interventi volti alla creazione di spazi per servizi socio-assistenziali.

Paolo Brivio

Paolo Brivio pare che abbia scelto di mantenere il profilo basso, per il momento. L'iniziativa diverrebbe IL progetto del suo secondo mandato da sindaco di Osnago e sarebbe realizzato giusto in tempo per la prossima tornata elettorale municipale. Il fardello di un milione di indebitamento per comprare dalla parrocchia un immobile in condizioni semi-disastrate (e lasciato tale per 15 anni) è stato costantemente criticato aspramente a Progetto Osnago dai gruppi di minoranza che si sono succeduti. Da qui la necessaria prudenza. La cifra di 1,9 milioni di euro non compare né nel Programma Triennale delle Opere pubbliche né nel bilancio di previsione che sarà approvato in Consiglio comunale a maggio.
In Consulta Finanze, giovedì 21 aprile, ne è stato dato l'annuncio, non in pompa magna sia per le ragioni appena espresse sia per la fallimentare - sin qui - esperienza delle Commissioni consultive. Scarsamente partecipate dai cittadini, i protagonisti restano gli amministratori comunali, specialmente di maggioranza, con il sindaco che detta la data di convocazione e l'ordine del giorno di quelle che si trasformano delle conferenze stampa unidirezionali. Alla Consulta di giovedì, a parte il presidente Claudio Colombo, il sindaco, l'assessore Felice Rocca e il capogruppo di opposizione Marco Riva, è arrivato soltanto Marco Battistoni, rappresentante del gruppo parrocchiale "Il pellicano". Assenti in sei, pubblico deserto.

Paolo Brivio non avrebbe nemmeno menzionato la questione della Cassinetta in Consulta, dedicata al bilancio di previsione, ed è stato proprio Battistoni a chiederne conto. Il sindaco ha preferito non entrare però nei dettagli del progetto di fattibilità tecnico-economica, che ad oggi non appare ancora all'albo pretorio. Per avere maggiori informazioni bisognerà attendere il Consiglio comunale, reputato dal sindaco il luogo più indicato per parlarne la prima volta. Seguirà poi un percorso di "confronto" in Consulta da metà maggio.
M.P.
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