Olgiate: due condanne per un pestaggio e chi aveva patteggiato ora rischia il ''falso''

L'ingresso del tribunale di Lecco
"Nessuno lo ha picchiato. E' inciampato da solo". Così Gabriel F, classe 1986, quest'oggi si è difeso dall'accusa di aver preso parte, nel pomeriggio del 17 giugno 2017, al violento pestaggio del nuovo compagno della sua ex cognata, un autotrasportatore romeno che, sedendosi al banco dei testimoni in apertura d'udienza aveva invece raccontato ben altra storia. Stando al racconto della vittima, quel giorno, dapprima avrebbe ricevuto una telefonata minatoria da parte di Florian F., ex marito della sua compagna (che ha già definito la sua posizione patteggiando). Poi, nel pomeriggio, sarebbe stato raggiunto nel parcheggio dell'area industriale di Olgiate dove stava allestendo il suo nuovo camion, da un furgoncino: alla guida un soggetto con una cicatrice sul volto, poi identificato in Vasile F., anch'egli a giudizio, che avrebbe provato a spruzzargli dello spray in viso; al suo fianco proprio Florian F. che lo avrebbe nuovamente minacciato, per gelosia.
Di lì a poco, si sarebbe consumata una vera e propria spedizione punitiva con più di sei persone che si sarebbero scagliate, dopo averlo "accecato" utilizzando uno spray urticante, sul denunciante - costituito parte civile, così come la compagna, per il tramite dell'avvocato Francesco Cogliati - colpendolo ripetutamente, pur essendo steso a terra dopo aver tentato invano di raggiungere la cabina del tir. La caduta, riferita tanto dall'imputato Gabriel F. tanto dal fratello Florian F. - sentito come testimone - c'è dunque stata. Ma lo "sfregio" riportato in volto dall'autotrasportatore e le lesioni refertate poi in ospedale sarebbe - a suo dire - da attribuire però ai calci subiti a più riprese dagli aggressori. Una ricostruzione, quella resa quest'oggi dal querelante, che ha ricalcato la deposizione della compagna sentita a una precedente udienza. La donna stessa aveva tracciato la cornice della vicenda e dunque la mancata accettazione da parte di Florin F. della fine della loro relazione.

Gabriel F., rendendo esame, ha quest'oggi invece fornito tutt'altra versione. A suo dire il fratello il 17 giugno di cinque anni fa sarebbe stato attirato a Olgiate da un messaggio inviatogli dal nuovo fidanzato dell'ex moglie per una questione legata al figlio. Florin, non guidando, si sarebbe fatto accompagnare da Vasile F., chiedendo a lui di raggiungerli, avendo sempre giocato la parte del paciere nelle "beghe" con l'ex consorte. In posto però il camionista, vedendoli avvicinarsi, si sarebbe messo a correre, cadendo da solo. Una traccia, questa, seguita da anche da Florin, sentito come testimone. Un racconto che non ha convinto il giudice, tanto che il dr. Paolo Salvatore ha chiesto poi la trasmissione degli atti in Procura ravvisando gli estremi per contestare la "falsa testimonianza" al ragazzo. Escludendo l'aggravante dell'uso dell'arma - lo spray - ha irrogato poi 10 mesi (pena sospesa) a Vasile F., mai comparso, assistito dall'avvocato Simona Crippa, riuscita a farlo assolvere dalla seconda ipotesi di reato a lui ascritta e dunque il porto della bomboletta e un anno a Gabriel F., con revoca della condizionale ottenuta in altri due procedimenti celebrati dinnanzi ai tribunali di Milano e Firenze. Disposto altresì un risarcimento quantificato in 2.500 euro in favore dell'assistita dell'avvocato Cogliati e - in 3.000 euro - quale provvisionale per i soli danni morali, con importo complessivo da quantificare invece in separata sede - in favore poi del nuovo compagno della donna. A carico degli imputati, infine, anche le spese legali, pari a 4.100 euro.

 

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