Montevecchia: dopo due anni di covid la statua della Madonna torna ad ''abbracciare'' il colle


Riprende la tradizione della processione a Montevecchia per la festa della parrocchia nel Lunedì dell'Angelo. Dopo gli anni della pandemia, con la comunità religiosa che ha potuto soltanto seguire via streaming una cerimonia ridotta con la benedizione dal santuario, questo 18 aprile la statua della Madonna del Monte Carmelo alla quale è dedicato l'edificio sacro posto in cima alla collina ha percorso nuovamente le strade e i sentieri sottostanti.

Ha dovuto rimandare la propria prima partecipazione il parroco don Fabio Biancaniello, costretto a restare chiuso nell'abitazione per motivi di salute. A officiare al suo posto la funzione è stato don Luigi Colombo, il sacerdote che risiede al santuario di Montevecchia.


La processione è partita alle ore 10.00. Come da tradizione, il fercolo è stato trasportato a spalla dai portatori, contraddistinti dalla caratteristica mantella celeste, prestando quello sforzo e quella fatica che sono testimonianza della devozione mariana. Scendendo dalla scalinata composta da 180 gradini, la statua ha attraversato Largo Agnesi e seguito il sentiero che passa a fianco della Villa Vittadini, la via della Cappelletta, fino al congiungimento con via Alta Collina. La processione, accompagnata dai canti della corale parrocchiale e dalle preghiere, è quindi tornata in piazzetta Agnesi.

 

A circa metà della "scalinata sacra" la statua ha imboccato il percorso laterale dei cipressi, cadenzato dalle sedici edicole della via crucis, realizzate a suo tempo a cura del parroco di allora, don Giuseppe Antonio Villa. Quindi l'ultimo tratto della scalinata e il posizionamento della statua all'esterno del santuario, in contemplazione del paesaggio. Don Luigi ha rievocato durante l'omelia le origini della festa della parrocchia come gli erano state raccontate dal suo vecchio parroco don Giuseppe Sironi, originario di Montevecchia. L'evento è stato fatto ricadere probabilmente a ridosso della Pasqua, secondo questa interpretazione, per far partecipare alla comunione un maggior numero di fedeli, che si erano confessati per la domenica che celebra la resurrezione del Cristo.

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Al termine, la benedizione impartita ai fedeli radunati all'esterno. Don Luigi ha lanciato un messaggio di pace per la guerra in Ucraina, ricordando come alcuni locali del Santuario hanno di recente ospitato dei profughi provenienti dalle zone in conflitto.

M.P.
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