Lomagna: suor Luisa Dell'Orto e la sua santa Pasqua da Haiti


Sono mesi difficili a Port-au-Prince, ad Haiti, dove dall'ormai lontano 2002 opera suor Luisa Dell'Orto, originaria di Lomagna. La religiosa, appartenente all'ordine delle Piccole Sorelle del Vangelo, ha voluto mandare un messaggio di augurio per il nostro territorio in occasione della Santa Pasqua, raccontando la difficoltà del periodo. Come già accaduto a Natale, suor Luisa ha portato una testimonianza di quanto stanno facendo i suoi ragazzi a Kay Chal, centro che ogni giorno accoglie centinaia di giovani della Citè, per ritrovare un po' di speranza.

Come vuole la tradizione della Settimana Santa, infatti, hanno costruito degli aquiloni che trasmettono la loro voglia di realizzare "cose belle e grandi". Accanto a questo segno positivo, per suor Luisa è impossibile non pensare a quanto dolore c'è attorno a lei: dopo l'omicidio del presidente della Repubblica Moïse, infatti, ad Haiti è iniziato un vero e proprio stato d'assedio, che ha portato i banditi a controllare la capitale.

Di seguito la lettera completa di Suor Luisa:

 

 

Port-au-Prince, 16 aprile 2022
Sabato Santo


“Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede.
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno”.
Dalla lettera agli Ebrei 4, 14-16

Sabato santo… Giorno in cui si ripensa alla sofferenza vissuta, attraversata e si resta in silenzio perchè è davvero difficile trovare una spiegazione alla crudeltà, alla violenza che l’uomo può infliggere al proprio fratello.

Proprio sabato scorso, una settimana fa, una famiglia della Cité ha chiesto al parroco di celebrare una messa di funerale per il proprio figlio ucciso alla periferia della capitale, in una zona attualmente controllata da uno dei gruppi di banditi più organizzati del paese.

Il figlio era andato a trovare la moglie malata e entrando nella zona si è imbattuto nei banditi che l’hanno spogliato di ogni cosa. Li ha dovuti accompagnare a casa e li c’erano i nonni e una giovane ragazza che evidentemente nella loro logica non poteva che essere un’ottimo ‘bottino’ e hanno cominciato a violentarla. I nonni hanno osato parlare e hanno chiesto perché la maltrattavano cosi...in risposta sono stati uccisi, come il giovane signore.

I banditi se ne sono andati con i corpi per evitare che la gente facesse dei riti contro di loro, secondo le usanze di qui. E così sabato in chiesa c’era solo una grande foto in bianco e nero che i genitori hanno portato per la celebrazione della messa di funerale...terribile!
Solo la fede in Dio, la forza della preghiera ha calmato lo strazio di questa famiglia.

Apro poi il notiziario e leggo le stesse tristi vicende inflitte nei territori di guerra in Ucraina, ma anche nel Myanmar, nell’Africa dell’est e chissà in quanti altri luoghi dove l’uomo dà libero sfogo alla sua cattiveria, alla voglia che ha in lui di schiacciare l’altro...
Ma perché agiamo cosi? Perché ci defiguriamo cosi?..perchè questa violenza che sentiamo a volte pure in noi?

Cosa avrà pensato Maria in questo giorno e le donne che erano con lei?
Forse hanno ripensato alla ‘prima parola’ di Gesù in croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”...E ripronunciando la parola ‘Padre’ il loro cuore non si è indurito, la grazia del perdono è entrata in loro...Si, perchè il perdono è di Dio, di Dio che muore per amore per noi.

E’ questa grazia che il Signore ha donato alla famiglia sabato scorso che ha deciso di non vendicarsi, ma di pregare, di non continuare una spirale di morte, ma di scegliere la Vita... sono rimasta senza parole davanti a tanta forza, a tanta fede vissuta semplicemente, silenziosamente, vivendo la Parola:’accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della

grazia...per trovare aiuto al momento opportuno’.
Che la Misericordia avvolga la nostra miseria e ci faccia risorgere!

Con nel cuore questa fiducia continuiamo la nostra presenza accanto alla gente del quartiere. E’ di questi giorni la foto degli aquiloni realizzati con i ragazzi e i giovani, tradizione della Settimana Santa...voglia di realizzare cose belle e grandi, voglia di bene!

Con immensa gratitudine e sempre tanta riconoscenza, ricordandovi ciascuno nella preghiera,

Buona, Santa Pasqua di misericordia!

Ps Luisa
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