Lomagna: aula compatta contro la guerra, 9 gli ucraini in paese. Alloggi a disposizione

Approvata all'unanimità a Lomagna la mozione per esprimere ferma condanna alla guerra in Ucraina. Il Consiglio comunale ha auspicato l'immediata fine delle ostilità attraverso una svolta diplomatica. Il punto è stato anticipato da un minuto di silenzio osservato in piedi dai componenti dell'assise. Il testo è stato proposto dal gruppo di minoranza ed è stato modificato su richiesta della sindaca Cristina Citterio durante la discussione in aula. Il principio generale è stato mantenuto intatto.

"Uniti per Lomagna" chiedeva la convocazione del Consiglio Sovracomunale dei Ragazzi e delle Ragazze per affrontare all'ordine del giorno il tema del "no alla guerra". Il primo cittadino ha fatto presente che il Consiglio comunale non può chiedere la convocazione del CSRR, organismo che sarebbe dotato di una sua autonomia di iniziativa. La proposta è stata quindi riformulata tenendo conto di questo aspetto. Citterio ha inoltre anticipato che la Giunta degli studenti ha già fatto una riunione interna per accogliere sollecitazioni sulla pace e pensare ad iniziative di sensibilizzazione, tra cui la riproposta della marcia della pace. Il testo emendato tiene conto di queste sottolineature della sindaca.

La minoranza appellava l'opportunità di destinare locali comunali inutilizzati all'accoglienza dei profughi ucraini. Citterio ha innanzitutto domandato quali spazi l'opposizione avesse in mente. Interdetto, il consigliere Irio Tiezzi ha menzionato i quattro appartamenti in via Magenta, mai sfruttati da quando l'immobile è stato costruito. Ha poi chiosato rimarcando come l'amministrazione dovrebbe essere la prima a conoscere la disponibilità delle strutture comunali. La sindaca ha replicato dicendo di essere conscia della situazione. Per quegli appartamenti ci sarebbe un altro destino. "Sono state aperte nei mesi scorsi delle interlocuzioni con l'Ambito di Merate perché, nella Missione 5 del PNRR ci sono delle linee di finanziamento sulla non autosufficienza e sulla disabilità - ha dichiarato Citterio - L'amministrazione sta lavorando per finalizzare quello che era stato condiviso dal Consiglio rispetto all'utilizzo di quei quattro appartamenti". Si pensa a progetti di sostegno alle tipologie di fragilità citate dal primo cittadino. "L'Ambito ha candidato le progettualità al momento ancora non strutturate in maniera puntuale perché questo prevedeva il bando" ha precisato Citterio. Ha poi evidenziato che dai sopralluoghi svolti dall'Ufficio tecnico e dalle disposizioni normative i quattro alloggi possono essere utilizzati da una sola persona. Sono dei monolocali dai 25 ai 29 mq. Dunque non sarebbero ideali ad accogliere mamme con figli dall'Ucraina. Secondo Tiezzi, di fronte ad un'emergenza migratoria come quella ucraina si dovrebbe consentire l'uso dei locali di via Magenta: "In un momento di emergenza, due persone possono benissimo sopravvivere in 25 mq, sapendo da dove arrivano. Mi sembra fuori luogo parlare di burocrazia e regolamenti su una situazione di emergenza del genere". Citterio ha però ribadito che non si tratta di una volontà a non volere fare e ha fatto presente che gli alloggi da mettere a disposizione verrebbero comunque valutati dall'Ufficio Casa dell'Ambito.

La sindaca ha comunque suggerito un'alternativa agli spazi di via Magenta. Sarebbero pronti all'uso gli alloggi all'edificio delle ex scuole elementari, un tempo destinati agli obiettori di coscienza e oggi impiegati dalle forze dell'ordine quando si tengono i seggi elettorali. Le dimensioni consentirebbero l'utilizzo da parte di tre persone. La sindaca ha sostenuto che a Lomagna non c'è al momento un'emergenza abitativa legata all'accoglienza degli ucraini. Ne sono arrivati fino ad ora nove, di cui quattro minori. La mozione approvata parla, sul punto, di un più generico approfondimento circa la reperibilità di spazi idonei all'accoglienza.

Rigettata invece un'integrazione promossa da Citterio per "incaricare il sindaco di sondare altresì l'opportunità di aderire alla rete SAI per concretizzare l'apporto del Comune di Lomagna alla più complessiva rete di accoglienza ordinaria". La minoranza ha chiesto tempo per capire di cosa si tratti nello specifico.

M.P.
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