Olgiate: nella festa del patrono un pensiero agli anni del Covid e alla guerra

La giornata di martedì 12 aprile - santo patrono di Olgiate Molgora - ha visto riunirsi nel tardo pomeriggio l'amministrazione comunale, il consiglio dei ragazzi e delle ragazze, don Emanuele e don Giancarlo, e gli Alpini del gruppo locale per un momento istituzionale davanti al municipio.

Il sindaco Giovanni Battista Bernocco

Don Emanuele e don Giancarlo

Dopo il tradizionale rito di alzabandiera sulle note dell'inno d'Italia, il sindaco Giovanni Battista Bernocco ha voluto condividere con i presenti un piccolo pensiero. Cosa chiedere al nostro patrono quest'anno?, ha domandato il primo cittadino. In primis che cessi la situazione dovuta al covid. "Sono anni difficili" ha detto, citando poi la guerra in Ucraina e il fatto che grazie ai mezzi di comunicazione di cui disponiamo riusciamo a sentirci ancora più vicini a questo conflitto. "L'unica nota positiva è che la nostra comunità ha 50 cittadini in più, persone fuggite dalla guerra che abbiamo accolto con gioia.

Soffermandosi sulle questioni che interessano Olgiate in questo periodo ha citato la mamma e la bambina allontanatesi dal paese e fuggite in America Centrale. "Siamo finiti ancora sulla stampa nazionale. È una situazione abbastanza difficile e pesante, perché la cronaca nazionale non è quella locale, è più scatenata". Negli ultimi anni, ha poi spiegato il sindaco, Olgiate è finita 5 volte sulla stampa nazionale, ma mai per qualcosa di bello.
"Sarà un anno intenso questo, al nostro patrono chiederemo aiuto perché dal 9 giugno partirà il cantiere per la realizzazione della nuova scuola media. Oltre a questo naturalmente abbiamo altre opere pubbliche, come la vasca di laminazione. Vogliamo modernizzare il paese, ce la metteremo tutta come squadra. Chiediamo al nostro patrono di esserci vicini."

Alle parole del sindaco Bernocco avrebbero dovuto seguire quelle del sindaco dei ragazzi e delle ragazze Carlo Santonocito, assente però per motivi di salute. Al suo posto ha parlato il consigliere con delega al bilancio Singh Sartaj, che ha tenuto a riprendere alcuni temi toccati dal sindaco.
"L'Ucraina è un posto molto bello. La Russia ha attaccato senza parlarne, per questo secondo me dovremmo accogliere tra noi tutti i cittadini dell'Ucraina e farli stare con noi".

In conclusione, anche don Giancarlo Cereda ha voluto esprimere un pensiero: "Abbiamo un altro covid addosso, che è l'indifferenza. Molti, pur capitando tante cose, sono nell'indifferenza. Noi cerchiamo di essere attenti invece a portare l'interesse su problemi che ci sovrastano. Seconda cosa, abbiamo la guerra. Dobbiamo superare questa difficoltà, anche nel nostro interno. Cercare di vincere ogni divisione, sia all'interno delle istituzioni, che nei gruppi. Cerchiamo di creare unità."

E.Ma.
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