Bocciare o meno, questo è il problema

Gentile redazione,
Anche quest'anno siamo quasi giunti alla fine dell'anno scolastico, fortunatamente per la maggior parte dei ragazzi tutto in presenza. Purtroppo i due anni della pandemia e la dad ha creato carenze nei nostri ragazzi. Mi sono chiesta più volte, come i professori della scuola media, (scrivo alla vecchia maniera per non confondere) decidano di bocciare o meno uno studente. Da una parte c'è chi propone per la bocciatura, dall'altra c'è chi propone buttiamolo fuori per non averlo più. Mi chiedo se è giusto "buttare" fuori uno studente che magari si è comportato male e non si è un impegnato per tutto l'anno o ancora peggio per i tre anni. Posso capire gli insegnanti che hanno difficoltà con certi elementi, ma non trovo giusto regalare una promozione non meritata, per fare capire a chi si è impegnato sempre che ci sono conseguenze alle azioni. Poi magari si boccia quello che poverino si impegna, ma più di tanto non riesce. Una bocciatura non fa male a chi se lo merita, poi va a finire che questi elementi disturbano in prima superiore. Non si finisce mai. Poi vedo che dipende molto anche dalle sezioni. In alcune sono più severi e fermano, in altre sono diciamo più comprensivi e mandano avanti. Se uno studente non è pronto per andare alla scuola superiore, va fermato, per lui e per gli altri. Creerà difficoltà sicuramente disturbo dove andrà. Pochi cambiano. Preferisco che venga promosso chi ce la mette tutta ma più di tanto non riesce, piuttosto che chi non si impegna e disturba. È ora che si capisca questo, soprattutto i ragazzi. Che poi non difendiamoli con sono ragazzi, sanno perfettamente come comportarsi.
Roberta
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