Per Chernihiv, raccolti oltre 20mila euro e inviati 2 generatori di corrente all'ospedale

Dalla Valbrona a Ponte Lambro, non si ferma l'attività dell'associazione "Cassago chiama Chernobyl" che dall'inizio del conflitto in Ucraina ha organizzato una raccolta straordinaria di aiuti umanitari e di fondi, per sostenere le popolazioni dell'area di Chernihiv.

Milena Panzeri della Valletta brianza

La scorsa settimana il presidente Armando Crippa e Milena Panzeri sono stati protagonisti di due incontri pubblici, durante i quali hanno illustrato l'attività fin qui svolta per quanto riguarda gli aiuti umanitari, che ha consentito di raccogliere oltre duecento tonnellate di materiale in buona parte già inviato in Ucraina. Ai cittadini di Valbrona, intervenuti alla serata organizzata da Gruppo Alpini in collaborazione con l'associazione "Non lasciamoli soli", il presidente Crippa ha illustrato i progetti umanitari dell'associazione, ma soprattutto ha voluto ringraziare i presenti per la generosità dimostrata.

Armando Crippa e Sveta una giovane ucraina che vive in Italia e che si sta occupando di tenere i collegamenti con la Patria

"Sulle strade dell'Ucraina circolano le nostre autoambulanze - ha spiegato il presidente di Cassago chiama Chernobyl, ricordando che sono quasi una ventina i mezzi di soccorso inviati negli anni - che ora vengono utilizzate per soccorrere i feriti della guerra. Nei giorni scorsi invece abbiamo consegnato i generatori di corrente all'ospedale di Chernihiv dove in passato abbiamo donato centinaia di letti ospedalieri e apparecchiature sanitarie".

La volontaria Milena Panzeri ha invece rivolto lo sguardo al futuro, illustrando la finalità della raccolta fondi che ha abbondantemente superato i ventimila euro. "Stiamo lavorando per aggiornare il nostro progetto ospedaliero materno infantile nella città di Chernihiv, dove da anni siamo impegnati fornendo apparecchiature e strumenti sanitari. Quasi tutti gli ospedali sono stati danneggiati e appena sarà possibile faremo la conta dei danni. Finita la guerra le persone avranno bisogno di cure e allora i nostri aiuti saranno determinanti".

Sulla stessa falsariga la serata di andata in scena sabato sera all'oratorio di Ponte Lambro, seguita da numerosi cittadini e volontari, che in precedenza avevano fatto giungere all'associazione un'importante quantità di aiuti umanitari.

Sabato 23 aprile è invece in programma l'iniziativa della Pro Loco di Alserio con il coro "Soprano Edda Righetto" e il patrocinio del Comune "Una nota per l'ucraina". Si tratta di un concerto benefico a favore dell'associazione "Cassago chiama Chernobyl" che si terrà presso la struttura polivalente di via Giovanni XXIII. Sul palco il direttore del coro, il maestro Alessandra Zapparoli, al pianoforte il maestro Maurizio Fasoli e le soliste Silvia Conti e Ivana Montani. Nel corso della manifestazione verranno esposti i lavori della scuola primaria e dell'infanzia di Alserio nell'ambito del progetto "La pace è... Poesia".

 

Uno dei quadri di Bonà

Nel pomeriggio invece, prima della manifestazione musicale, l'artista di Colle Brianza Gianmaria Bonà esporrà e proporrà in vendita alcuni dei suoi quadri dedicati all'Ucraina e il ricavato sarà devoluto all'associazione cassaghese.

Alle iniziative umanitarie si aggiungono anche notizie positive sul fronte dell'accoglienza. Nei giorni scorsi due sorelline che vivevano nella regione di Chernihiv e venivano ospitate da una famiglia dell'associazione Cassago chiama Chernobyl sono riuscite a raggiungere il nostro Paese dove sono state accolte dalla famiglia di Garbagnate Monastero dove erano solite trascorrere i periodi di vacanza.

"Da questa sera - ha commentato il presidente Crippa - potranno dormire in una comoda e accogliente cameretta senza l'incubo delle bombe".

A.Bai
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